Dal 12 settembre: al via alle domande per il secondo Bando Parco Agrisolare
27 Luglio 2023 | Incentivi
Dal 12 settembre potranno essere presentate le domande per il secondo Bando Parco Agrisolare, il contributo a fondo perduto per il Fotovoltaico e altri interventi di efficientamento connessi sui tetti delle aziende agricole.
Se sei un imprenditore che opera nel settore agricolo, zootecnico o agroindustriale, probabilmente avrai già iniziato ad informarti sul nuovo Bando Parco Agrisolare.
Magari fai parte dei tanti che hanno pensato di presentare domanda la prima volta ma, vuoi per le tempistiche o per altre complicazioni, dovettero rinunciare.
Come forse saprai, il secondo Bando Parco Agrisolare si conferma un’occasione estremamente ghiotta per realizzare il fotovoltaico e altri interventi connessi a questo impianto, grazie anche ad alcune novità.
Fino a pochi giorni fa, restava da capire solo la fatica data di avvio all’inoltro delle domande.
Ebbene, in data 21 luglio 2023 è stato emanato l’avviso 2023 per la misura PNRR M2C1-1.2.2 “Parco Agrisolare” che prevede l’avvio della presentazione delle domande a partire dalle ore 12:00:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 12 ottobre 2023.
Con lo stesso avviso, sono stati comunicati anche i documenti essenziali quali i codici ATECO e le regole operative stilate dal Gestore dei Servizi Energetici, GSE SpA.
Per conoscere meglio questi ed altri dettagli legati al Bando Parco Agrisolare, continua la lettura di questo articolo fino alla fine!
Indice
Cos’è il Bando Parco Agrisolare?
L’Italia è tra i Paesi con il più alto consumo diretto di energia nella produzione alimentare dell’Unione Europea, terza dopo Francia e Germania. I costi energetici totali rappresentano oltre il 20% dei costi variabili per le aziende agricole, con percentuali più elevate per alcuni sottosettori produttivi (fonte politicheagricole.it).
In virtù di ciò, il Bando Parco Agrisolare ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale, senza intaccare sul suolo.
Questa misura prevede il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti efficienti, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.
Le principali novità
Come accennato nelle prime righe dell’articolo, molti imprenditori agricoli hanno dovuto rinunciare a partecipare al primo bando, lasciando così molte risorse -già stanziate- inutilizzate. Da qui la necessità di emanare un secondo Bando Parco Agrisolare.
Rispetto al suo predecessore, il nuovo bando prevede, essenzialmente, maggiori risorse e più opportunità legate all’impiego dell’impianto fotovoltaico.
La dotazione complessiva è di 1 mld € di cui:
- 700 mln € per offrire fino l’80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria che intendono realizzare impianti fotovoltaici finalizzati all’autoconsumi.
- 150 mln € a disposizione per offrire fino l’80% di fondo perduto alle aziende del settore della trasformazione di prodotti agricoli che intendono realizzare impianti volta all’autoconsumo o anche alla produzione di energia da vendere in rete;
- 75 mln € per finanziare fino al 30% del contributo a fondo perduto per le aziende della produzione agricola che intendono realizzare impianti fotovoltaici non necessariamente finalizzati all’autoconsumo;
- 75 mln € per finanziare fino al 30% del contributo a fondo perduto per le imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, senza il vincolo dell’autoconsumo.
Per le categorie con contributo al 30%, l’intensità di aiuto può essere aumentata di:
- 20 punti percentuali per le piccole imprese;
- 10 punti percentuali per le medie imprese;
- 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone svantaggiate.
Quindi, come si evince dai punti sopra, un’altra importante novità è rappresentata dalla possibilità di installare impianti fotovoltaici per vendere energia in rete, oltre che per autoprodurla.
Inoltre, viene introdotta la possibilità di sostenere investimenti di autoconsumo condiviso.
Come accennato nel paragrafo precedente, sono stati innalzate anche le spese ammissibili in relazione alla potenza:
- Raddoppiata la potenza massima installabile, da 500 kWp a 1 MWp;
- Raddoppiata la spesa ammissibile per gli accumulatori, da 50.000 € a 100.000 €;
- Raddoppiata la spesa ammissibile per dispositivi di ricarica, da 15.000 € a 30.000 €;
- Raddoppiata la spesa massima ammissibile per beneficiario, da 1 mln a 2,3 mln €;
Tra gli interventi ammissibili troviamo la riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture, quali la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e la realizzazione di sistemi di aerazione connessi alla sostituzione del tetto.
È consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture anche diverse da quelle su cui si opera la bonifica dall’amianto, purché appartenenti allo stesso fabbricato, ed è ammessa l’opera di bonifica anche su superfici superiori a quelle dell’installazione di impianti fotovoltaici, sempre però nello stesso fabbricato.
12 settembre, al via con le domande
Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, accessibile dall’Area Clienti GSE a partire dalle ore 12:00:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 12 ottobre 2023.
Domanda Bando Parco Agrisolare, a chi affidarsi?
Oggi, installare l’impianto fotovoltaico può rappresentare una scelta determinante per la competitività dell’azienda, nel breve e nel lungo periodo.
La progettazione necessaria per questo tipo d’intervento, però, è molta complessa, così come la pratica per accedere al Bando Parco Agrisolare.
Per avere la certezza dei risultati (in termini di risparmio e di prestazioni), approfittando della misura Parco Agrisolare, serve affidarsi a degli specialisti.
RiESCo è la Energy Service Company (società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, assumendo su di sé il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento) certificata UNI CEI 11352:2014 e ISO 9001.
Crediamo fortemente nel modello di azienda innovativa e sostenibile (per le proprie tasche e per l’ambiente).
Guidiamo le imprese verso un uso efficiente ed efficace dell’energia, così da restare competitive nel medio lungo-periodo, con tutte le ricadute positive che ne possono derivare.
Per questo realizziamo e finanziamo, totalmente o solo in parte, progetti di efficienza energetica supportati dagli incentivi dedicati, di cui siamo specialisti.
Se sei stanco di vedere i tuoi guadagni erodersi a causa degli sprechi energetici e della dipendenza dalle fonti fossili e vuoi fare qualcosa per stravolgere questa situazione, noi ci siamo.