Attestato di Qualificazione Energetica (AQE), la guida rapida
22 Novembre 2021 | Efficienza Energetica
Cos’è l’Attestato di Qualificazione Energetica-AQE? Quando è necessario? Chi può redigerlo?
Quando si realizzano dei lavori di ristrutturazione nel proprio immobile i documenti da produrre sono molti e può capitare di essere assaliti da mille dubbi: sono in possesso di tutti i titoli? Ho eseguito tutte le procedure necessarie? Ho rispettato tutti gli obblighi?
Infatti, sebbene sia compito del tecnico incaricato occuparsi di tutta la documentazione necessaria, spesso tocca al proprietario dell’immobile accertarsi di essere pienamente in regola con le disposizioni in materia.
Ma poiché il proprietario dell’immobile raramente è un addetto del settore edile, è piuttosto complesso per lui districarsi fra tutte quelle carte e tutti quegli acronimi, come ad esempio AQE, APE, ACE…
Probabilmente anche tu sei tra questi e vorresti proprio mettere un po’ d’ordine nei pensieri, a partire dall’AQE: cos’è? Quando occorre? Chi può redigerlo? Per conoscere i principali aspetti relativi all’Attestato di Qualificazione Energetica – AQE e quindi capire se interessa il tuo caso specifico, continua la lettura di questo articolo fino alla fine. Buona lettura!
Indice
AQE: cos’è e a cosa serve?
Innanzitutto, come si può intuire dal nome, l’Attestato di Qualificazione Energetica è un documento che riporta le caratteristiche energetiche dell’edificio.
Introdotto dal Decreto Legislativo 29/12/2006 n.311 ed entrato in vigore il 02/02/2007, riporta i fabbisogni di energia primaria di calcolo, la classe di appartenenza dell’edificio, o dell’unità immobiliare, in relazione al sistema di certificazione energetica in vigore, ed i corrispondenti valori massimi ammissibili fissati dalla normativa in vigore per il caso specifico o, dove siano inesistenti tali limiti, per un identico edificio di nuova costruzione.
Come recita lo stesso decreto, si tratta di un documento prodotto dal costruttore unitamente alla dichiarazione di conformità delle opere al progetto, al momento di richiesta dell’agibilità dell’edificio. Senza questo attestato, la dichiarazione di fine lavori è inefficace a qualsiasi titolo. Si tratta dunque di uno strumento di verifica del rispetto, in fase di costruzione o ristrutturazione degli edifici, delle prescrizioni volte a migliorarne le prestazioni energetiche.
In cosa differisce dall’Attestato di Prestazione Energetica-APE?
Questa prima infarinatura aiuta ancora poco a capire così l’Attestato di Qualificazione Energetica – AQE, anzi probabilmente ti avrò confuso ulteriormente le idee e ti starai chiedendo in cosa si differenzia dal più famoso Attestato di Prestazione Energetica–APE.
Ebbene, l’APE, che abbiamo già approfondito nell’articolo Attestato di Prestazione Energetica, APE: cos’è? Quando rappresenta un obbligo? è uno strumento di informazione del proprietario, dell’acquirente e/o del locatario, circa il livello di prestazione energetica ed il grado di efficienza energetica del proprio immobile.
Solitamente si entra a conoscenza di questo documento quando occorre valutare l’acquisto o la locazione di un immobile.
Un aspetto che pochi conoscono è che l’APE raccoglie anche tutte le raccomandazioni utili per migliorare, là dove è possibile, l’efficienza energetica del proprio immobile, riportando gli interventi specifici per raggiungere tali risultati.
L’Attestato di Qualificazione Energetica – AQE invece, fornisce una proposta di classe energetica di riferimento al fine semplificare la concreta classificazione nel successivo rilascio dell’APE.
Quindi possiamo dire che l’Attestato di Qualificazione Energetica è complementare rispetto all’Attestato di Prestazione Energetica poiché nel redigere l’Attestati di Prestazione Energetica il certificatore è tenuto a tener conto dei dati riportati all’interno dell’AQE.
Ma la principale differenza tra AQE e APE riguarda il soggetto che emette il documento: come detto, l’AQE viene redatto dal progettista dell’edificio o dal direttore dei lavori durante la costruzione, mentre l’APE viene redatto da un soggetto estraneo alla proprietà, ovvero da un professionista con certificazione energetica, che ha quindi svolto un percorso di formazione adeguato ed è accreditato dalla Regione di appartenenza (ai sensi del DPR 75/2013).
Per lo stesso motivo, l’AQE va presentato al Comune d’appartenenza, mentre l’APE alla Regione.
AQE: quando è necessario?
E ora veniamo al cuore della questione, ovvero quando è necessario redigere l’Attestato di Qualificazione Energetica–AQE.
Come stabilito dal DM 26.06.09 all’articolo 8, l’AQE deve essere redatto in caso di:
- nuove costruzioni;
- ristrutturazioni totali;
- ristrutturazioni integrali dell’involucro che riguardano più di 1.000 mq;
- demolizioni e ricostruzioni riguardanti superfici maggiori ai 1.000 mq;
- gli ampliamenti sopra il 20%;
- sostituzione di generatori di calore.
Qualora venga omessa la presentazione dell’Attestato di Qualificazione Energetica-AQE per i casi sopra citati, il direttore dei lavori può incorrere a una sanzione di importo variabile tra i 1.000 € e i 6.000 €.
AQE: chi può redigerlo e come?
Come anticipato nei paragrafi precedenti, viene redatto da un tecnico abilitato che è stato coinvolto nei lavori dell’edificio, attraverso uno specifico software di calcolo, ovvero il software Termo (aggiornato al D.M. 26/06/2015) che permette di crearlo in conformità alle nuove linee guida nazionali del 2015.
La firma dell’AQE viene eseguita dal direttore dei lavori.
Cliccando su questo link puoi trovare il format di Attestato di Qualificane Energetica che ti aiuterà a capire meglio come è strutturato questo documento.
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Ottimo articolo ma mi sorge una domanda: nel caso ci siano stati interventi sugli impianti ma il committente non ha nominato un direttore Lavori, chi lo firma l’AQE?
Buon giorno Cosimo
Le soluzioni sono molteplici, dipende dagli accordi tra le parti … Potete concordarlo anche a posteriori