Certificati Bianchi: come funzionano?
17 Gennaio 2020 | Incentivi
I Certificati Bianchi sono contributi che premiano il risparmio energetico ottenuto attraverso gli interventi di Efficienza Energetica. Che valore economico ricoprono? Come funzionano? Come fare accedere al meccanismo?
Per l’intervento di efficienza energetica che stai programmando, ti hanno parlato della possibilità di ricevere un sostanzioso contributo economico dal meccanismo dei Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE).
Sostenere l’intervento di efficienza energetica avvalendosi dell’incentivo, potrebbe semplificare l’operazione perché ridurrebbe l’investimento da sostenere e i conseguenti tempi di ritorno.
A questo punto ti chiederai: quanti adempimenti burocratici occorrono? In che modo viene erogato il contributo? A quali rischi è possibile andare incontro? A chi rivolgersi?
Domande legittime che necessitano di risposte chiare e concrete prima di poter valutare l’accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi.
Lo capisco bene, d’altronde quando si ha a che fare con questo tipo di pratiche burocratiche le cose non sono mai semplici.
Per questo motivo nasce questo articolo: per fornire a chi come te vuole capirne di più, un approfondimento sui Certificati Bianchi (Titoli di Efficienza Energetica – TEE).
In questo modo potrai fare chiarezza sul funzionamento del meccanismo che ne regola l’accesso e l’erogazione, per poter sfruttare nei migliori dei modi questa incredibile forma d’incentivazione.
Se pensi che questo articolo possa fare al caso tuo, mettiti comodo e buona lettura!
Indice
Certificati Bianchi, cosa sono
I Certificati Bianchi, altrimenti noti come Titoli di Efficienza Energetica (TEE) sono stati introdotti dai Decreti Ministeriali del 24 Aprile 2001 e poi successivamente modificati dai Decreti Ministeriali del 20 luglio 2004 e aggiornati dal Decreto Ministeriale del 21 dicembre 2007.
Fanno parte dei Certificati Ambientali, ovvero di quei meccanismi di mercato volti a promuovere una concreta riduzione delle emissioni atmosferiche dannose attraverso lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili e dall’incremento dell’efficienza energetica.
In particolare, i Certificati Bianchi attivi dal 2005, rappresentano un sistema particolarmente virtuoso con cui l’Italia, incentiva l’uso razionale dell’energia risparmiando così all’ambiente inutili emissioni (da qui il nome “Bianchi”, in contrapposizione con il nero dei gas inquinanti).
Visti gli effetti positivi che hanno generato, la Commissione europea ha esplicitamente indicato attraverso la Direttiva 32/2006, i Certificati Bianchi come uno degli strumenti che gli stati membri possono utilizzare per conseguire l’obiettivo di contenere i consumi energetici.
In particolare, la Francia, l’Inghilterra e recentemente anche la Polonia, adottano con ottimi risultati i TEE.
Ecco cosa sono: titoli economici che certificano e premiano, il risparmio energetico generato rispetto all’impianto Baseline (antecedente all’efficientamento).
In parole semplici: in seguito all’intervento di efficienza viene generato risparmio energetico e quindi una riduzione di CO2 nell’aria rispetto alla situazione di partenza. Per questa ragione, chi realizza l’intervento, oltre a godere del risparmio energetico, viene premiato con un corrispettivo economico ovvero con i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) proporzionalmente ai risultati di risparmio raggiunti.
I Certificati Bianchi sono dunque un concreto stimolo a realizzare interventi di efficienza energetica, limitando così le emissioni di gas inquinanti nell’atmosfera.
Per questa finalità sono stati definiti dei cosiddetti soggetti obbligati che per legge devono ottenere un determinato numero di TEE. Sono i distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50.000 clienti e per raggiungere tali risultati possono:
- realizzare progetti di efficientamento (per i quali vengono riconosciuti i TEE);
- acquistare i titoli attraverso il GME (Gestore dei Mercati Energetici).
Si tratta di un vero e proprio mercato nel quale i Titoli di Efficienza Energetica vengono venduti da chi ha efficientato e acquistati invece da chi è soggetto all’obbligo.
I TEE, come previsto dal DM 11 gennaio 2017 vengono distinti nelle seguenti tipologie (da fonte www.mercatoelettrico.org):
- titoli di tipo I, attestanti il conseguimento di risparmi di energia primaria attraverso interventi per la riduzione dei consumi finali di energia elettrica;
- titoli di tipo II, attestanti il conseguimento di risparmi di energia primaria attraverso interventi per la riduzione dei consumi di gas naturale;
- titoli di tipo III, attestanti il conseguimento di risparmi di forme di energia primaria diverse dall’elettricità e dal gas naturale non realizzati nel settore dei trasporti;
- titoli di tipo IV, attestanti il conseguimento di risparmi di forme di energia primaria diverse dall’elettricità e dal gas naturale, realizzati nel settore dei trasporti.
A vendere i TEE troviamo anche, tutti quei soggetti che per libera scelta decidono di fare efficientamento energetico. Questi sono definiti soggetti volontari.
Mercato dei Certificati Bianchi
Il Mercato dei Certificati Bianchi è animato dunque da due soggetti: obbligati e volontari.
Viene organizzato e gestito dal GME (Gestore dei Mercati Energetici) il quale” emette, altresì, TEE (…) attestanti interventi di risparmio” e consente l’acquisto e la vendita di titoli da parte di tutti i soggetti ammessi al mercato.
Il funzionamento del meccanismo è piuttosto complesso ma può essere così semplificato:
Viene riconosciuto 1 TEE ad ogni TEP (Tonnellata Equivalente Petrolio) risparmiato grazie al progetto di efficientamento energetico.
1 TEP rappresenta 5347Kwh di energia elettrica, 11628kwh in energia termica, 1200m3 di gas naturale e l’equivalente di 2,4 tonnellate di CO2 nell’aria.
Al costo energetico di 0,21 €/kWh elettrici, 1 TEE certifica circa 1.100,00 € di risparmio.
N.B. per ripulire l’aria dalle quantità di CO2 di cui sopra, occorre il lavoro di 200 alberi.
Quanto vale economicamente 1 TEE?
Trattandosi di un Titolo commercializzabile sul Mercato, il prezzo è sempre stato stabilito dall’incontro tra domanda e offerta ma in seguito alla Modifica al decreto interministeriale 11 gennaio 2018 attualmente è fissato a 250 euro.
Questo contributo viene riconosciuto non una sola volta, bensì ripetutamente per 5,7 o 10 anni a seconda del tipo d’intervento agevolando così il pay-back dell’investimento.
Certificati Bianchi, come accedere al meccanismo
I Certificati Bianchi (TEE) sono rivolti a privati, aziende e pubbliche amministrazioni e per i principali interventi di efficienza energetica:
- Illuminazione LED;
- Fotovoltaico;
- Cogenerazione;
- Riscaldamento;
- Progetti di incremento dell’efficienza energetica.
Possono accedere al meccanismo dei Certificati Bianchi “tutti i soggetti privati che sostengono l’investimento, direttamente o attraverso un finanziamento, per la realizzazione di un intervento di efficienza energetica che produce un risparmio significativo di energia (fonte gse.it)”.
La richiesta deve pervenire al GSE (Gestore Servizi Energetici), ovvero la società individuata dallo Stato per perseguire e tutelare gli obiettivi di efficienza energetica.
Collaborando con ENEA e RSE, eseguono le verifiche documentali e o ispezioni e sopralluoghi sul posto, comunicando poi al GME una relazione sull’attività svolta e sui progetti realizzati al Ministero dello sviluppo economico, al Ministero dell’ambiente e all’ARERA.
La suddetta richiesta può essere presentata soltanto da ESCo certificate UNI 11352, o altri soggetti specializzati e in possesso dei requisiti previsti dalla norma (Società con Esperto in Gestione Energia (EGE) certificato UNI 11339 o Società con sistema di gestione certificato ISO 50001).
Si tratta di una documentazione complessa perché contiene al suo interno un’approfondita Diagnosi Energetica in grado di individuare i consumi baseline e quelli post-intervento, tenendo conto di una serie di linee guide dettate dallo stesso GSE.
Per questi motivi il tasso di rigetto delle pratiche per accedere ai Certificati Bianchi è notoriamente elevato. A rendere ancora più difficile l’accesso al meccanismo, hanno contributo poi le truffe perpetrate ai danni del GSE.
In vista di ciò risulta evidente l’importanza di affidarsi a specialisti del settore.
RiESCo è la Energy Service Company (ESCo) specializzata in efficienza energetica e negli incentivi dedicati. Ecco alcuni esempi di successo legati all’ottenimento dei Certificati Bianchi, nel caso di Aziende e di Pubbliche Amministrazioni:
Relamping LED per lo showroom Multicash spa di 1650 mq, l’impresa ha ottenuto 247 TEE/anno ovvero 390.000 € in 5 anni
Comune di Grosseto (GR), Per il Relamping LED di 6.656 punti luce l’amministrazione ottiene 547/anno TEE ovvero 142.220 €/anno x 5 anni
Noi di RiESCo crediamo nell’efficienza energetica e in particolare nell’efficacia dei Certificati Bianchi, strumento imprescindibile per ottenere impianti energetici migliori e che non generano inutili sprechi di risorse.
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