Computo metrico cos’è e a cosa serve?

6 Agosto 2021 | Efficienza Energetica

Computo metrico: cos’è? chi lo usa? come si fa?

Stai valutando degli interventi di ristrutturazioni o di efficientamento energetico per il tuo immobile?

Allora, con molte probabilità, avrai già iniziato a richiedere dei preventivi, fissare sopralluoghi con le imprese e così via.

I professionisti coinvolti ti avranno certamente detto che solamente a computo definito sarà possibile farsi un’idea concreta dell’intervento.

Ma esattamente, cos’è un computo metrico? A che serve? Quale finalità ha? Perché è così importante? Come mai viene richiesto per accedere all’Ecobonus e Superbonus? Se vuoi saperne di più continua la lettura di questo articolo!

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Cos’è un computo metrico?

Il computo metrico è un documento fondamentale per realizzare qualunque progetto di edilizia perché definisce i parametri utili per confrontare i preventivi di tutti i professionisti coinvolti nell’operazione.

Questo documento viene redatto elencando tutte le lavorazioni che sarà necessario eseguire, indicando per ciascuna i relativi prezzi unitari.

Viene applicato a qualsiasi intervento edile, sia esso di nuova costruzione, manutenzione o ristrutturazione. Dunque, può essere redatto per l’ammodernamento di un bagno così come per la realizzazione di una grande opera pubblica.

Quali tipologie di computo metrico ci sono?

Esistono tre principali tipologie di computo:

  • computo metrico;
  • computo metrico estimativo;
  • computo metrico consultivo.

Il “semplice” computo metrico viene utilizzato per indicare le lavorazioni e le relative quantificazioni, senza riportare i prezzi unitari.

Dunque, può essere considerato uno strumento a favore del tecnico progettista per individuare e quantificare le opere necessarie tramite apposite formule di calcolo.

Il computo metrico estimativo, invece, oltre a riportare le voci di cui sopra indica i relativi costi.

All’interno di questo documento saranno riportate quindi le lavorazioni, i prezzi unitari di ciascuna opera e la quantità per cui occorre moltiplicare i costi, quindi l’ammontare complessivo dell’operazione.

Spesso, nel caso di condomini, può fungere anche da strumento per la prevenzione delle controversie (piuttosto frequenti in questi contesti)

Infine, vediamo di cosa si tratta il computo consuntivo.

Come si può dedurre dalla stessa denominazione, questo tipo di computo può essere redatto solo a opera conclusa, quindi a fine lavori.

La finalità di questo tipo di documento è quello di confrontare i costi stimati ad inizio lavori (attraverso il computo estimativo) con quelli effettivamente sostenuti.

Quanto costa un computo metrico?

Come avrai capito, il computo metrico è lo strumento attraverso il quale è possibile ottenere un’analisi approfondita e specifica delle opere necessarie e dei costi.

Il grado di complessità della stesura di questo documento è legato al tipo di opera che s’intende realizzare, di conseguenza variano anche i costi.

In più, ogni professionista decide di applicare una sua personale parcella, per cui è difficile stimare un prezzo generico per la stesura del computo metrico.

Quello che sappiamo è che, generalmente, per il rifacimento di un’abitazione, il costo può oscillare da poche centinaia ad alcune migliaia di euro.

In particolare, fino ad un ammontare massimo di 50.000,00 € di intervento la spesa per il computo è compresa tra i 100,00 € e i 1000,00 € mentre per le ristrutturazioni fino a 100.000,00 € può oltrepassare i 2.000,00 €.

Computo metrico: perché è importante ai fini dell’accesso all’Ecobonus e Superbonus?

I nuovi aggiornamenti pubblicati dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), impongono, ai fini dell’accesso all’Ecobonus e Superbonus, l’obbligo di presentare il computo metrico, secondo precise modalità.

L’Enea specifica che il computo metrico da allegare alla asseverazione è il computo globale, totale corrispondente al 100% dei lavori oggetto dell’asseverazione. Quindi, anche nel caso di SAL intermedi (ad esempio 30% e 60%), si carica comunque il computo metrico complessivo.

Il consiglio di Enea è quello di organizzare il computo metrico per lavori e voci omogenee. Nei SAL successivi (60% e fine lavori), è possibile ad ogni modo aggiornare il documento precedentemente caricato al SAL 30%, qualora siano subentrate delle varianti in corso d’opera. In caso di varianti in corso d’opera, si consiglia di evidenziare le variazioni subentrate all’interno del computo metrico.

Il computo metrico da allegare deve essere unico e contenere:

  • le voci relative ai costi reali degli interventi sulle parti comuni condominiali;
  • le voci relative ai costi reali degli interventi sulle parti private (costi relativi a ciascuna unità immobiliare presente nell’edificio condominiale);
  • le spese professionali per la realizzazione dell’intervento (a titolo di esempio: attestati di prestazione energetica, progettazione, direzione lavori, spese per il rilascio del visto di conformità, relazione tecnica ai sensi dell’art. 8, comma 1, d.lgs. 192/05 “ex legge 10/91”, elaborati grafici e tutto ciò che è tecnicamente necessario per la realizzazione dell’intervento);
  • le spese sostenute per la documentazione da presentare presso gli enti competenti.

Attenzione, occorre specificare:

  • Per ciascuna voce, quale sia il prezzario preso a riferimento.
  • per le spese professionali, queste devono risultare inferiori ai valori massimi previsti dal DM 17 giugno 2016.

Secondo il Decreto Interministeriale del 6 agosto 2020 richiede la giustificazione dei costi nel computo metrico per gli interventi di efficienza energetica “trainanti” e “trainati” di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 119, è invece facoltativo inserire nel computo metrico:

  • l’installazione degli impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo (commi 5 e 6, art. 119);
  • le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici (comma 8, art. 119).

Per tali costi, Infatti, il Portale del Superbonus 110% effettua la verifica per i relativi limiti di spesa massimi ammissibili e il limite di spesa per kW di potenza nominale nel caso degli impianti fotovoltaici e per kWh di capacità di accumulo per i sistemi di accumulo.

Sono esclusi dall’obbligo di presentare il computo metrico, solo gli interventi riguardanti l’Ecobonus ordinario (articolo 14, Dl n. 63/2013) con lavori iniziati prima del 6 ottobre 2020.

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