Crescita del fotovoltaico: i numeri da record del 2024
7 Aprile 2025 | News
Il 2024 è stato un anno record per il fotovoltaico. Ma cosa manca per rendere le rinnovabili davvero centrali nel nostro futuro energetico?
Il modo in cui produciamo e consumiamo energia ha un costo economico, ambientale, sociale e strategico.
Lo vediamo nei cambiamenti climatici sempre più evidenti, nei prezzi dell’energia che oscillano con le crisi geopolitiche, nella dipendenza da fonti fossili che ci rende vulnerabili e impreparati. Una consapevolezza ormai condivisa da esperti, attivisti, cittadini, imprese e amministratori locali.
Eppure, in questo scenario complesso, una buona notizia c’è. Il fotovoltaico sta crescendo come mai prima d’ora. Nel 2024, a livello globale e nazionale, sono stati raggiunti numeri record di installazioni e produzione.
In questo articolo esploriamo i dati che raccontano questa crescita, cosa sta succedendo in Italia e nel mondo, e quali sono le sfide ancora da affrontare per rendere il solare una componente stabile e strategica del nostro futuro energetico.
Buona lettura!
Indice
Fotovoltaico nel mondo: i numeri record del 2024
Il 2024 ha segnato un nuovo traguardo per il fotovoltaico a livello globale, confermandosi una delle fonti di energia più in rapida crescita. Secondo le stime dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), sono stati installati oltre 420 GW di nuova potenza fotovoltaica nel mondo, superando di gran lunga i livelli già eccezionali del 2023. Si tratta del più alto incremento annuale mai registrato nel settore.
A trainare questa espansione sono ancora una volta i mercati asiatici, in particolare Cina, che da sola rappresenta circa il 50% della capacità installata, seguita da India, Stati Uniti ed Europa. Anche in America Latina e in Africa si stanno consolidando mercati emergenti, grazie al calo dei costi dei moduli fotovoltaici e a politiche di incentivo più strutturate.
Il 2024 ha visto anche un’accelerazione nel campo dell’innovazione tecnologica. I moduli con celle ad alta efficienza, come quelli bifacciali o a eterogiunzione, si stanno diffondendo sempre di più, così come le soluzioni integrate con sistemi di accumulo per migliorare l’autoconsumo e la stabilità della rete.
Un altro trend rilevante è la crescita del fotovoltaico su scala utility, con impianti sempre più grandi e integrati con batterie di lunga durata. In parallelo, il fotovoltaico distribuito (residenziale, commerciale e industriale) continua a diffondersi, supportato da nuovi modelli di business, come le comunità energetiche e il peer-to-peer energetico.
In sintesi, il 2024 conferma il ruolo centrale del fotovoltaico nella transizione energetica globale, grazie alla combinazione di competitività economica, maturità tecnologica e capacità di adattarsi a diversi contesti territoriali.
L’Italia e il fotovoltaico: dove siamo arrivati nel 2024
Nel 2024, l’Italia ha registrato un’accelerazione significativa nello sviluppo del fotovoltaico, confermando un trend di crescita costante. Secondo i dati diffusi da Terna, sono stati installati oltre 6 GW di nuova capacità fotovoltaica, portando la potenza complessiva nazionale a circa 37,1 GW. Un dato che rappresenta un passo importante verso gli obiettivi fissati dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), che prevede circa 52 GW di fotovoltaico installato entro il 2030.
A contribuire alla crescita sono state principalmente le installazioni di impianti residenziali e industriali, spinte dagli incentivi fiscali e dai meccanismi di autoconsumo. Tuttavia, il contributo degli impianti utility scale – di taglia superiore al megawatt – ha avuto un ruolo sempre più rilevante, soprattutto grazie alla semplificazione delle autorizzazioni e all’interesse crescente da parte degli investitori.
Nel 2024, il fotovoltaico ha coperto circa il 12% della domanda elettrica nazionale, in un contesto in cui le fonti rinnovabili nel loro complesso hanno raggiunto una quota del 41,2%. Un risultato incoraggiante, ma che evidenzia anche la necessità di rafforzare le infrastrutture di rete e i sistemi di accumulo, per integrare in modo stabile e flessibile una quota sempre maggiore di energia solare.
Un ulteriore segnale positivo arriva dalle comunità energetiche rinnovabili, che stanno iniziando a diffondersi concretamente anche in Italia, aprendo nuove prospettive per l’autoproduzione condivisa.
In sintesi, il 2024 rappresenta per l’Italia un anno di consolidamento e rilancio del fotovoltaico, ma anche un punto di partenza per affrontare le sfide sistemiche ancora aperte.
Le prossime sfide: accumulo, rete e sostenibilità del sistema
Nonostante i numeri record del 2024, il fotovoltaico si trova oggi di fronte a sfide strutturali che ne condizionano la crescita futura. L’intermittenza della produzione solare, legata all’andamento del sole e alle condizioni meteorologiche, richiede una gestione intelligente della rete e soprattutto soluzioni efficaci di accumulo.
In Italia, la diffusione dei sistemi di storage è ancora limitata rispetto al potenziale: se da un lato crescono le installazioni domestiche abbinate a impianti residenziali, dall’altro mancano ancora strategie su larga scala per l’accumulo industriale e utility scale. Investire in batterie, sistemi di pompaggio e tecnologie emergenti è cruciale per garantire flessibilità e sicurezza alla rete elettrica.
Un’altra sfida riguarda la capacità di rete: le infrastrutture attuali spesso sono insufficienti ad accogliere l’energia prodotta, soprattutto nei territori dove la generazione da fotovoltaico è più alta. Servono interventi di potenziamento e digitalizzazione della rete per facilitare l’integrazione delle rinnovabili e ridurre le congestioni.
Infine, la crescita del fotovoltaico deve avvenire in modo sostenibile e armonico con il territorio, evitando il consumo eccessivo di suolo e promuovendo soluzioni integrate come gli impianti agrivoltaici, le installazioni su coperture esistenti e le comunità energetiche locali.
Il 2024 ha dimostrato che il fotovoltaico è pronto a giocare un ruolo centrale nella transizione energetica. Ma per consolidarne lo sviluppo, è necessario affrontare con urgenza le sfide legate alla resilienza del sistema elettrico, alla flessibilità della rete e alla sostenibilità ambientale.
Il futuro dell’energia solare dipenderà dalla potenza installata, e soprattutto, dalla capacità di renderla davvero utilizzabile, accessibile e integrata nel sistema Paese.
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