Decreto Rilancio: come rendere la tua casa a consumo quasi zero, anche senza alcuna spesa iniziale
10 Giugno 2020 | Incentivi
Boom del settore energetico: condizioni senza precedenti per migliorare il comfort della tua abitazione e diventare indipendente dai costi dell’energia
Quanto spendi per l’energia a casa tua? Gli usi sono tanti: climatizzazione invernale ed estiva, illuminazione, acqua calda sanitaria, cucina…
Forse saprai già che le nuove abitazioni progettate secondo i criteri di efficienza energetica previsti dal D. Lvo 102-2014 consumano e spendono in energia quasi zero.
Ciò che pochi sanno, però, è che grazie ai giusti interventi di efficientamento anche vecchie abitazioni possono adeguarsi agli stessi parametri di efficienza.
Il problema? La necessità di un investimento importante per i lavori e la messa in opera degli impianti di efficientamento.
Da luglio 2020 però cambia tutto: i privati che colgono le giuste opportunità possono avere tutte le spese coperte da chi progetta e realizza l’intervento.
Addirittura se l’effettivo risparmio economico ed energetico si rivela minore di quanto preventivato, il proprietario di casa ha diritto al relativo rimborso.
Come è possibile tutto ciò? Lo scopriremo in questo articolo.
Prima di tutto, però facciamo un passo indietro:
Indice
Quanto puoi ottenere efficientando la tua abitazione?
Forse starai per rispondere: “beh, non molto…il mio impianto di casa non è così vecchio” oppure “la mia abitazione è di recente costruzione!”.
Come sai, però, il progresso tecnologico procede davvero rapido. Pensa a ciò che puoi fare oggi con un normale smartphone, rispetto ad un telefono di 10 anni fa.
Un simile progresso in termini di prestazioni e possibilità è stato raggiunto anche nel settore energetico.
Facciamo un esempio? Prendiamo il caso di una bifamiliare di ~200 mq di recente costruzione (anno 2000 – 2010), che per l’energia spende annualmente dai 4.000 ai 5.000 €.
La stessa casa, efficientata secondo i criteri previsti dal D. Lvo 102-2014, può arrivare a spendere circa 500 euro all’anno, ovvero il costo della connessione alla rete elettrica per garantire il fabbisogno in qualsiasi necessità, garantendo il top del comfort in ogni ambiente.
Inoltre, un’abitazione a consumo energetico quasi zero limita le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, l’inquinamento dei mari, l’effetto serra e frequenti conflitti armati, più o meno noti, nelle aree più povere del nostro pianeta.
Avere un’abitazione con queste caratteristiche, significa inoltre, prendere una posizione per lasciare ai nostri figli un futuro migliore.
Interessante, ma quanto costa tutto questo?
Avvaliamoci ancora dell’esempio di cui sopra, ovvero una bifamiliare media di ~200 mq di recente costruzione:
Servirà un cappotto termico ad alto isolamento, infissi a bassa trasmittanza, impianto di climatizzazione invernale/estiva e ventilazione meccanica controllata, solare termico per l’acqua calda, impianto fotovoltaico e sistemi building automation.
Tutto ciò, prima di luglio 2020, sarebbe costato al proprietario fino a 150.000 €.
Certo, già esistevano varie forme di incentivazione che permettevano di recuperare (solo dopo averla già versata) parte della spesa, ma in un periodo davvero lungo: dai 5 ai 10 anni!
Insomma: questo genere di interventi era decisamente inaffrontabile per il privato.
Ma cosa cambia da luglio 2020?
La soluzione: i nuovi incentivi e l’EPC (Energy Performance Contract)
Il primo tassello di questo cambiamento è il Decreto Rilancio, che ha stanziato incentivi senza precedenti. Si tratta del cosiddetto Ecobonus 110: una soluzione di detrazione fiscale che permette di recuperare fino al 110% di tutti i costi sostenuti per progettazione, acquisto e installazione dei nuovi impianti.
Questa soluzione, per quanto eccezionale, tuttavia da sola è insufficiente: di fatto rimane a carico del proprietario tutta la spesa iniziale, perché il credito si incassa a solo in 10 anni!
Così il Decreto ha previsto che le aziende che hanno abbastanza capitali a disposizione possano anticipare la spesa, trattenendo per sé una parte dell’incentivo.
Questa soluzione, pur interessante, tutela limitatamente il proprietario di casa, che si ritrova con una previsione inesatta dei risparmi e senza tutele se poi si rivelano minori di quelli preventivati.
Per ottenere tutto questo, però, il proprietario può ricorrere a una precisa soluzione.
Si tratta dell’EPC (Energy Performance Contract), detto anche Contratto di Rendimento Energetico. Questa soluzione prevede che una società, chiamata ESCo (Energy Service Company) intervenga anticipando tutto il costo dell’intervento e vincolando il contratto a risultati garantiti.
Cosa significa? Semplice: i rischi e l’onere dell’investimento sono della ESCo e se l’effettivo risparmio si rivela minore di quanto preventivato il proprietario di casa ha diritto a ottenere il relativo rimborso.
Tutto si svolge secondo le linee guida europee del progetto Transparense, che l’ha inquadrata come la formula più sicura e adatta allo sviluppo di un mercato energetico sostenibile e sicuro per il committente dei lavori.
Energy service company: “Società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, assumendo su di sé il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento”. Fonte: Wikipedia
Come trovare la giusta ESCo?
Fino a pochi anni fa le ESCo nel nostro paese erano davvero pochissime. Da un po’ di tempo invece, il mercato ha iniziato a popolarsi. Purtroppo, però, poche ESCo propongono formule di EPC in piena regola.
Quello che possiamo consigliarti è di rivolgerti esclusivamente ad aziende che abbiano un portafoglio di clienti dimostrato e che possano garantire di aver realizzato diversi interventi proprio con l’Energy Performance Contract.
Noi di RiESCo abbiamo l’orgoglio di ritenerci una ESCo virtuosa, che lavora con privati, aziende e Pubbliche Amministrazioni a Grosseto, dove abbiamo sede, ma anche e soprattutto, in tutta Italia.
Se stai pensando di candidare il tuo progetto, però, affrettati! Le richieste, come capirai, saranno davvero moltissime. Per questo, dato che difficilmente riusciremo ad esaurirle tutte, abbiamo deciso di selezionare quelle che arriveranno.
Mi interessa.