Fotovoltaico per le aziende con il credito d’imposta per il mezzogiorno
15 Marzo 2023 | Incentivi
Il fotovoltaico nelle imprese oggi è determinante per ridurre i costi di produzione e per le imprese ubicate nel Sud Italia è ancora più vantaggioso grazie al Credito d’Imposta per il Mezzogiorno.
Le criticità dell’attuale mercato energetico hanno confermato, ancora una volta, quanto l’impianto fotovoltaico rappresenti la soluzione strategica per essere più indipendenti e, dunque, per garantirsi maggiori risparmi in bolletta.
Spesso, però, i costi di realizzazione sono difficili da sostenere. Soprattutto con questa incertezza economica…
È vero anche che molti di questi ignorano l’esistenza, o sottovalutano, le opportunità che gli incentivi fiscali possono offrire.
Gli incentivi, infatti, permettono di realizzare l’impianto fotovoltaico a condizioni molto vantaggiose, specialmente se l’azienda interessata è ubicata nel Sud Italia, grazie al Credito d’Imposta per il Mezzogiorno.
Si tratta di un contributo destinato al potenziamento della capacità produttiva delle imprese attraverso l’acquisto di beni, strumenti e impianti, tra cui anche il fotovoltaico.
Ciò che rende il Credito d’Imposta per il Mezzogiorno così conveniente è l’opportunità di godere del bonus per l’acquisto di almeno due beni, anche se di tipologia diversa e anche se acquistati in momenti diversi, purché sostenuti tra il 1° marzo 2017 e il 31 dicembre 2023.
Quindi, ad esempio, un’impresa può realizzare oggi l’impianto fotovoltaico e godere del Credito d’Imposta per questo bene e per un altro già acquistato nel 2017.
Dunque, se gestisci un’impresa ubicata nel Sud Italia e vuoi abbattere i consumi attraverso l’impianto fotovoltaico, sfruttando i benefici del contributo fiscale, questo articolo fa al caso tuo (se invece vuoi saperne di più sul fotovoltaico ad uso domestico clicca qui).
Continua la lettura di questo articolo fino alla fine per capire meglio cos’è il Credito d’Imposta per il Mezzogiorno, come sfruttarlo per abbattere l’investimento relativo all’impianto fotovoltaico e a chi rivolgersi.
Buona lettura!
Indice
Credito d’Imposta per il Mezzogiorno, cos’è e cosa incentiva
Il Credito d’Imposta per il Mezzogiorno, di cui puoi approfondire i principali aspetti attraverso questa guida,è stato introdotto con la legge di stabilità 2016, inizialmente a scadenza al 31 dicembre 2019, poi dopo una serie di proroghe la legge di bilancio per 2023 ha prolungato fino al 31 dicembre l’incentivo, confermandone i contenuti e la disciplina.
Questo beneficio fiscale viene offerto alle imprese ubicate nel mezzogiorno che acquistano beni strumentali al fine di aumentare la capacità produttiva.
Nello specifico, si tratta delle regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo.
I beni oggetti dell’agevolazione sono strumenti inquadrabili come macchinari, impianti o attrezzature e devono possedere il requisito della “strumentalità”, ovvero devono essere impiegati come strumenti di produzione all’interno del processo produttivo aziendale.
I beni incentivati sono classificati nelle voci B.II.2 e B.II.3 dell’attivo di Stato patrimoniale e possono essere destinati alla creazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente o al cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
Per quanto riguarda le aliquote, il Credito d’imposta per il Mezzogiorno è così ripartito:
- 25% per le grandi imprese (massimale dell’investimento 15 mln €);
- 35% per le imprese di medie dimensioni (massimale dell’investimento 10 mln €);
- 45% per le piccole e micro imprese (massimale dell’investimento 3 mln €).
Il credito d’imposta è cumulabile con aiuti “de minimis” o con altri aiuti che abbiano come oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio. Tale cumulo non dovrà portare al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevato consentiti dalle pertinenti discipline comunitarie di riferimento, e in ogni caso non potrà portare al superamento del costo complessivo sostenuto per l’acquisto dei beni strumentali.
I beneficiari dell’agevolazione sono tutte le imprese con esclusione di quelle in difficoltà e di quelle operanti nei settori dell’industria siderurgica, dell’industria carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle attinenti infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, dei settori finanziario, creditizio, ed assicurativo.
Principali vantaggi del Credito d’Imposta per il Mezzogiorno
Dunque, i principali vantaggi del Credito d’Imposta per il Mezzogiorno riguardano la possibilità di recuperare fino al 45% del capitale investito per almeno due investimenti effettuati dal 1° marzo 2017 al 31 dicembre 2023, semplicemente attraverso l’F24.
Altro aspetto estremamente interessante riguarda la versatilità dei beni incentivati: dai macchinari, agli impianti, passando per l’attrezzatura di vario tipo.
Così come la tipologia dei beneficiari: officine, autofficine, gommisti, supermercati, settore nautico e turismo, pastifici e panifici industriali, centri lavorazione carni, bar, ristoranti, alberghi, agriturismi, stazioni di servizio e lavaggio auto, concessionarie auto, cantine, oleifici, distillerie, confezionamento cibi surgelati e non catering, impacchettamento, etichettatura, aziende agricole, florovivaistiche (purché abbiano reddito di impresa), aziende edili, onoranze funebri, falegnamerie industriali, parchi divertimento, centri medici, dentistici, cliniche private, lavorazione marmo, essiccatoi, smaltimento e riciclo.
Ricordiamo poi le tempistiche: già dopo 5 giorni la conferma di erogazione del contributo è possibile beneficiarne.
Riassumendo è veloce, trasversale e conveniente.
Fotovoltaico con Credito d’Imposta per il Mezzogiorno
Come abbiamo accennato nelle primissime righe dell’articolo, uno dei vantaggi del Credito d’Imposta per il Mezzogiorno è dato dalla possibilità di utilizzo anche all’impianto fotovoltaico purché l’intervento sia cumulabile con uno o più investimenti (incentivati dal Credito d’Imposta per il Mezzogiorno) sostenuti tra il 1° marzo 2017 e il 31 dicembre 2023.
In questo modo, l’impresa può recuperare parte dei costi già sostenuti e assicurarsi, al contempo, un notevole.
È come se l’impresa avesse maturato, attraverso gli investimenti già sostenuti, un succoso buono spesa che ora può rispendere nella propria attività, investendo, nella fattispecie, nella transizione energetica.
Ma vediamo degli esempi pratici.
1. Sassari, tipo di attività: Panificio.
Questo nel 2017, aveva effettuato 345.200 € di investimenti per cella di lievitazione, linea di laminazione e un impianto di video sorveglianza. Per questi l’impresa ha diritto al 45% di credito di imposta, ovvero 155.340 €. Per poter fruire al meglio del credito di imposta, nel 2019 ha deciso di inserire nel piano di investimenti un impianto fotovoltaico del valore di 130.000 €, più altre attrezzature come una macchina apri-pane per circa 22.000 €.
Per quest’ultimi investimenti l’impresa ha diritto ad un credito di imposta pari a 68.400 €. In questo modo, quindi, ha maturato un credito di imposta per un valore totale di 223.740 €.
Grazie a questa forma di agevolazione fiscale l’impresa ha installato un impianto fotovoltaico autofinanziato dallo stesso credito, maturando un ulteriore credito di imposta di 71.740 €.
Altro esempio in cui è risultato vantaggioso il Credito di Imposta per il Mezzogiorno.
3. Catania, tipo di attività: smaltimento rifiuti.
Nel 2019, ha sostenuto 5.000 € per finanziare attrezzature varie avente diritto al 45% del Credito di Imposta, quindi a 2.250 €. Per fruire al meglio del Credito d’Imposta sceglie di installare un impianto fotovoltaico del valore di 230.000 € e di investire anche in elevatori e impianti di videosorveglianza, spendendo complessivamente 479.000 €.
Per quest’ultimi investimenti l’impresa ha diritto al 45% del credito di imposta per il Mezzogiorno, quindi a 215.550 €, che, sommati ai 2.250 € dei precedenti investimenti maturano complessivamente un credito di 217.800 €.
Inoltre, l’impianto fotovoltaico genererà risparmi per circa 30.000 € annui.
Ma prendiamo il caso contrario: impianto fotovoltaico da realizzare e nessun investimento precedente da integrare nel piano investimenti.
Come è possibile fruire del Credito di Imposta per il Mezzogiorno? Semplicemente investendo in nuovi beni utili alla produttività da inserire nel piano di investimenti assieme all’impianto fotovoltaico.
Validità e tempistiche
Come già evidenziato, uno degli aspetti che rende il Credito d’Imposta per il Mezzogiorno così interessante è la retroattività. Il beneficio fiscale, infatti, è retroattivo per investimenti effettuati dal 1° marzo 2017, permettendo così di godere del bonus anche per acquisti fatti in momenti diversi.
La domanda deve essere presentata per via telematica sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
Quest’ultima può impiegare da un minimo di 12 a un massimo di 60 giorni di calendario per emanare l’autorizzazione alla fruizione del credito.
A partire da 5 giorni della conferma di utilizzo del beneficio, sarà già possibile fruire del credito, correntemente con l’effettivo andamento del progetto d’investimento.
N.B.: sarà impossibile cedere o dismettere i beni oggetto dell’agevolazione per i 5 periodi d’imposta
successivi a quello di acquisto del bene.
A chi rivolgersi
Per realizzare l’impianto fotovoltaico sfruttando il Credito d’Imposta per il Mezzogiorno le imprese possono incaricare più professionisti, ognuno responsabile della propria parte (un tecnico per la progettazione dell’impianto, uno per la consulenza relativa all’incentivo, uno per la fornitura dell’impianto ecc); oppure affidare l’operazione ad una Energy Service Company-ESCo.
Questo tipo di società è formata da specialisti in grado di realizzare gli interventi di efficientamento senza gravare in alcun modo sul cliente, e dunque, facendosi carico del finanziamento dei lavori, della realizzazione del progetto e garantendo una determinata quota di riduzione dei consumi (per approfondire tutti gli aspetti questo è il link).
Il guadagno della ESCo? È parte dei risultati generati dall’intervento di efficienza energetica, dunque, solleva il beneficiario da ogni onere.
RiESCo è la Energy Service Company certificata UNI CEI 11352:2014 e ISO 9001.
Crediamo fortemente nel modello di azienda innovativa e sostenibile, per le proprie tasche e per l’ambiente.
Per questo guidiamo le imprese verso un uso efficiente ed efficace dell’energia, così da restare competitive nel medio lungo-periodo, con tutte le ricadute positive che ne possono derivare.
Realizziamo e finanziamo, totalmente o solo in parte, progetti di efficienza energetica supportati dagli incentivi dedicati, di cui possiamo vantare il 100% di esiti positivi delle pratiche.
Se sei stanco di vedere i tuoi guadagni erodersi a causa degli sprechi energetici e della dipendenza dalle fonti fossili e vuoi fare qualcosa per stravolgere questa situazione, noi ci siamo.