Hai perso il Bonus FRI-Tur? Approfitta dell’EPC per efficientare energeticamente la tua struttura
26 Aprile 2023 | Efficienza Energetica
Il 20 aprile è scaduto il tempo per presentare domanda per il bonus Fri-Tur, il contributo per migliorare i servizi di ospitalità, anche, in ottica energetica. Efficientare la propria struttura in maniera conveniente è comunque possibile grazie all’EPC. Leggi l’articolo per scoprire di cosa si tratta!
Se gestisci un’attività ricettiva, probabilmente, ti sarai informato sulla possibilità di usufruire del bonus Fri-Tur per efficientare energeticamente la tua struttura.
Il bonus poteva rappresentare un’occasione veramente ghiotta per potenziare la propria impresa ma i tempi così stringenti hanno chiuso le porte a molti. Fra questi ci sei anche tu?
Devi sapere che puoi realizzare comunque gli interventi di efficienza energetica per la tua struttura ricettiva sostenendo investimenti più leggeri e trasferendo tutti i rischi e le preoccupazioni a soggetti terzi. Come? Con l’Energy Performance Contract, EPC. Per capire meglio cos’è, quali vantaggi garantisce e chi può offrire questa soluzione, continua la lettura di questo articolo fino alla fine.
Indice
- 1 Quanto incide la spesa energetica sui profitti delle strutture ricettive?
- 2 Quali soluzioni adottare?
- 3 Quanto conviene l’efficienza energetica nelle strutture ricettive? Ecco un esempio pratico.
- 4 l’EPC, investimenti più leggeri e tutte le preoccupazioni trasferite a terzi
- 5 Più garanzie con l’EPC di RiESCo
Quanto incide la spesa energetica sui profitti delle strutture ricettive?
Da una ricerca condotta dall’Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA), un albergo medio con 150 stanze (da circa 20 mq) consuma annualmente per singola stanza: 2,5 MWh per il riscaldamento, 3,5 MWh per l’acqua calda sanitaria e 3 MWh per il raffrescamento.
Il fabbisogno energetico cresce in maniera considerevole nei casi in cui la struttura ricettiva disponga dell’area fitness e centro benessere (con eventuale piscina).
Nella maggior parte dei casi il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua sanitaria viene soddisfatto dalle caldaie, quindi dai combustibili fossili, generalmente metano.
Questo sistema ha gravi conseguenze per l’ambiente ma anche per i profitti dell’impresa, soprattutto in questo momento.
Infatti, dopo gli anni devastanti segnati dal Covid e dalle misure di contenimento del virus, le strutture ricettive hanno dovuto affrontare il peso degli incredibili aumenti in bolletta.
La spesa energetica delle strutture ricettive ha raggiunto il livello record di 3,8 miliardi di euro, con un costo medio di circa 120.000 euro per ciascuna struttura (94.000 per l’energia elettrica e 26.000 per il gas). A luglio 2022 le bollette sono triplicate rispetto a luglio 2021, ma in molti casi sono persino quadruplicate.
Quali fattori incidono maggiormente sui costi in bolletta? Il livello di efficienza degli impianti, perché più sono obsoleti e più sono energivori, il grado di dipendenza dalla fornitura di energia dalla rete (se la struttura si affida totalmente all’energia della rete o ne autoproduce una parte per il proprio fabbisogno) e, in ultima istanza, la tipologia di contratto della fornitura di energia.
Quali soluzioni adottare?
Per far quadrare i conti molte imprese hanno fatto scelte dolorose: chi ha ristretto i periodi di apertura, chi ha cambiato le tariffe e/o i servizi da offrire alla propria clientela…
Azioni che, oltre a pregiudicare il livello di comfort e la qualità dei servizi offerti, apportano benefici pressoché insignificanti al bilancio.
Per risolvere davvero questa situazione senza precedenti occorrono dei cambiamenti sostanziali alla fonte del problema, ovvero al sistema con cui le strutture ricettive consumano energia. Perché fino a quando, anche a causa di impianti obsoleti, continueranno a consumare per i propri processi più energia di quella realmente necessaria, rendendosi ancora più dipendenti dalle fonti energetiche tradizionali, il problema sussisterà.
Inoltre, oggi, rispetto al passato, le strutture ricettive devono inevitabilmente investire in innovazione e in tecnologie che consentano di tenere sotto controllo i costi energetici, per essere considerate di qualità, anche dal punto della sostenibilità.
Dunque, occorre efficientare i propri strumenti energivori ma anche auto produrre l’energia necessaria al proprio fabbisogno e farlo in maniera più sostenibile (per le proprie tasche e per l’ambiente). Come? Attraverso gli interventi di efficienza energetica e le rinnovabili.
Le soluzioni sono molteplici e per sapere quale conviene adottare viene prima analizzato tutto il processo: dove e come viene attualmente impiegata l’energia, quanta ne occorre realmente e quanta viene sprecata, quindi, vengono individuate le azioni di miglioramento energetico.
Questa analisi, altamente specifica, si chiama audit energetico o diagnosi energetica.
Gli interventi di efficienza energetica più diffusi nelle strutture ricettive riguardano l’efficientamento del sistema di climatizzazione invernale/estivo con impianti a pompa di calore (ma a seconda della zona climatica di riferimento possono rivelarsi più efficaci altri tipi d’impianto, come quelli a biomassa), l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, l’illuminazione a tecnologiaLED e la realizzazione dell’impianto fotovoltaicoper autoprodurre l’energia elettrica.
Ma ogni realtà ha specifiche esigenze e anche per questo l’audit energetico si rileva di fondamentale importanza per individuare l’intervento più efficace anche nel rapporto costi benefici.
Quanto conviene l’efficienza energetica nelle strutture ricettive? Ecco un esempio pratico.
Per capire meglio quanto conviene adottare soluzioni di efficienza energetica per la propria struttura ricettiva, prendiamo in esame un progetto a cui abbiamo lavorato, un albergo ubicato nel Centro Italia con circa 100 camere, reception, sala ristorante, lavanderia e spa con piscina.
Per il riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria, l’albergo si affidava alle caldaie, mentre per il raffrescamento utilizzavano i ciller (caratterizzati da una tecnologia ormai obsoleta).
L’audit energetico ha individuato le seguenti soluzioni: sostituzione delle caldaie con l’impianto a pompa di calore (pdc) per la climatizzazione invernale/estiva degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria, l’impianto solare termico, a supporto della pdc, per l’acqua calda sanitaria e l’impianto fotovoltaico.
Così facendo i consumi l’albergo ottiene i seguenti risultati:
Spesa Gas /an Ante | Spesa Energia /an Ante | Spesa Gas /an Post | Spesa Energia /an Post |
---|---|---|---|
100.000 mc gas | 720.000 kWh | – | 400.000 kWh |
150.000 € | 200.000 € | – | 200.000 € |
Complessivamente, l’intervento di efficienza energetica comporta un investimento di circa 1 mln € ma gli incentivi dedicati abbattono fortemente i costi, nello specifico: 450.000 € Incentivo Conto termico, più la possibilità di usufruire del Fondo Nazionale Efficienza Energetica per finanziare la restante parte del capitale necessario.
l’EPC, investimenti più leggeri e tutte le preoccupazioni trasferite a terzi
Come evidenzia anche l’esempio di cui sopra, occorre sostenere investimenti importanti.
E una volta sostenuto l’investimento, se i risparmi risultassero minori del previsto? Se le prestazioni degli impianti si rivelassero al di sotto delle aspettative?
Con queste incertezze è veramente complesso avviare la transizione energetica della propria struttura ricettiva.
Per questo l’Unione Europea ha stabilito una forma contrattuale volta ad incentivare l’adozione delle soluzioni di efficienza energetica, offrendo al beneficiario del contratto massime garanzie.
Si chiama Energy Performance Contract – EPC e impegna l’azienda proponente a realizzare gli interventi di efficientamento senza gravare in alcun modo sul cliente, o come viene definito all’interno del contratto “beneficiario”. Mi spiego meglio, a quest’ultimo viene garantito da contratto:
- Co-finanziamento dei lavori;
- Realizzazione del progetto;
- Riduzione dei consumi energetici;
- Efficientamento degli strumenti energivori;
- Aumento qualità ambienti interni;
- Riduzione costi della manutenzione;
- Verifica e monitoraggio degli effettivi risultati di risparmio;
- Raggiungimento obiettivi di protezione ambientale e climatica.
Come è possibile tutto ciò? Per tutta la durata del contratto, il risparmio generato dagli interventi viene condiviso, in percentuali stabilite a monte, tra beneficiario del contratto e azienda proponente. Dunque, è interesse di entrambi ottenere maggiori risparmi: per il beneficiario che può abbattere la sua spesa energetica e per chi offre l’EPC poiché genera il proprio guadagno da parte dei risultati ottenuti.
Più garanzie con l’EPC di RiESCo
RiESCo è la Energy Service Company certificata UNI CEI 11352:2014 e ISO 9001, specializzata negli interventi di efficienza energetica e negli incentivi dedicati.
Ai nostri Energy Performance Contract (che puoi approfondire qui) applichiamo la formula Guaranteed Saving: garantiamo l’accesso agli incentivi, anticipandone il valore, e risparmi economici promessi. In caso di risparmi inferiori a quelli concordati, la differenza viene detratta dai compensi di RiESCo, se maggiore, condivisa al 50% con il beneficiario.
Inoltre, negli anni di contratto, sono a carico di RiESCo tutte le lavorazioni/integrazioni necessarie agli impianti per fornire le prestazioni promesse.
Lo facciamo perché crediamo fortemente nel modello di azienda innovativa e sostenibile, per le proprie tasche e per l’ambiente.
Guidiamo le imprese verso un uso efficiente ed efficace dell’energia, così da restare competitive nel medio lungo-periodo, con tutte le ricadute positive che ne possono derivare.
Se sei stanco di vedere i tuoi guadagni erodersi a causa degli sprechi energetici e della dipendenza dalle fonti fossili e vuoi fare qualcosa per stravolgere questa situazione, noi ci siamo.
Scopri l’EPC per la tua struttura!