Riscaldamento a biomassa, scenario attuale e potenzialità
24 Novembre 2023 | Efficienza Energetica
Perché i consumatori scelgono la biomassa? Quanto viene attualmente sfruttata? Quali sono le potenzialità future? Quali sono gli incentivi previsti?
Con l’arrivo del freddo sei tornato a valutare il riscaldamento alimentato a biomassa?
Come te, sempre più consumatori stanno pensando di abbandonare la tradizionale caldaia a gas per passare, appunto, alla biomassa.
Si tratta di un trend in crescita che è andato a rafforzarsi particolarmente con l’esplosione della guerra in Ucraina, quando, a causa delle tensioni geopolitiche generatesi, la sicurezza energetica europea è diventata un tema cruciale.
Da quel momento, infatti, garantirsi l’energia ad un prezzo contenuto e stabile è diventato di prioritaria importanza.
Dunque, sempre più persone hanno iniziato ad attivarsi nel proprio interesse, ricercando soluzioni in grado di ridurre i consumi e, contestualmente, di abbattere la dipendenza dalla fornitura di energia dalla rete.
Ecco, quindi, che le rinnovabili hanno iniziato a catturare sempre più l’interesse delle persone, complici anche gli incentivi, capaci di dimezzare l’investimento necessario.
Se anche tu vuoi far parte di questo cambiamento trasformando il tuo vecchio impianto di riscaldamento tradizionale in uno alimentato a biomassa, continua la lettura di questo articolo fino alla fine.
Analizzeremo i vantaggi delle soluzioni a biomassa, lo scenario attuale e le potenzialità future, ed infine scopriremo gli incentivi dedicati.
Buona lettura!
Indice
Riscaldamento: perché viene scelta la biomassa?
Il motivo principe è quello che abbiamo accennato nelle prime righe dell’articolo: il desiderio di essere più indipendenti.
La biomassa, in forma di legna da ardere o pellet, libera il consumatore dai costi fissi in bolletta (oneri di sistema, trasporto, ecc.) e, dunque, da tutte quelle voci di spesa che sono fuori dal suo controllo.
Un’altra validissima ragione è quella legata alla convenienza economica.
Gli alti standard di efficienza energetica degli odierni impianti garantiscono ridotti consumi energetici, inoltre, il costo della legna/pellet è inferiore a quello del combustibile. Certo, il costo dell’impianto è più oneroso rispetto ai sistemi tradizionali, ma buona parte della spesa viene abbattuta dagli incentivi.
Segue il fattore sostenibilità.
A differenza della tradizionale caldaia a gas, la materia di cui si avvale per produrre energia termica è rinnovabile.
Come sappiamo durante il processo di trasformazione vengono emessi inquinanti acidi, polveri e micro-inquinanti, ma con le odierne tecnologie di combustione e di depurazione dei fiumi questi effetti vengono fortemente mitigati.
Per quanto riguarda la manutenzione, sebbene sia opportuno effettuarla in maniera costante per godere di alte prestazioni, è piuttosto semplice ed economica.
L’ultima ragione è quella puramente legata all’estetica e al tipo di comfort che può garantire un impianto a biomassa, mi riferisco a quell’atmosfera avvolgente che solo l’ardere della legna/pellet può regalare.
Impianti a biomassa attualmente installati, i dati
Adesso veniamo ai numeri: quanti impianti a biomassa sono attualmente impiegati in Italia?
Nel 2021, in generale, le rinnovabili hanno coperto il 19,7% dei consumi energetici nel settore termico.
La biomassa, in forma di legna da ardere e pellet, ha rappresentato circa il 64% dei consumi termici da fonti energetiche rinnovabili, la restante parte è stata per lo più coperta dai sistemi a pompa di calore (se vuoi conoscere meglio questo tipo d’impianto la nostra guida Pompa di calore: utilizzi, tipologie e incentivi dedicati).
Le biomasse legnose sono state anche la fonte rinnovabile più efficiente in termini di €/ktep di calore rinnovabile prodotto: ogni 2,1 milioni di euro investiti sono stati prodotti 11.630 MWh di calore rinnovabile, più di qualsiasi altra fonte energetica rinnovabile.
Sono anche la fonte rinnovabile maggiormente impiegata nel settore termico: producono ogni anno circa 6,8 Mtep di consumi diretti, soprattutto nel settore domestico.
Gli incentivi dedicati alla biomassa
Come anticipato nel primo paragrafo, generalmente, il costo degli impianti a biomassa è più oneroso rispetto ai tradizionali impianti a gas, ma gli incentivi, uniti ai risparmi energetici che l’impianto genererà nel tempo, risolvono questa criticità.
Inoltre, oltre a rappresentare un forte vettore economico, l’incentivo porta il consumatore a ricercare impianti altamente efficienti in grado di soddisfare gli elevati requisiti prestazionali imposti dall’incentivo stesso.
Si tratta di un ciclo virtuoso, dunque, a favore del consumatore e dell’ambiente.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli incentivi in vigore per gli impianti a biomassa:
- Bonus fiscali;
- Conto Termico;
- Bandi regionali.
I bonus fiscali, nella fattispecie Bonus casa (lettera h, art 16bis DPR 917/86) ed Ecobonus (ex legge 296/06), incentivano gli interventi di efficienza energetica e o l’utilizzo di fonti rinnovabili.
Sono gestite dall’ENEA e sono erogate sotto forma di detrazione fiscale, con 10 rate annuali di pari importo.
Il Conto Termico invece, è l’incentivo introdotto con il D.M. 28/12/2012 al fine di incrementare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Il contributo disposto dal Conto Termico 2.0 copre fino il 65% dei costi e le modalità in cui è possibile ottenerlo sono molto vantaggiose: Il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5.000 euro (diversamente vengono spalmati su più rate) e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi, semplicemente tramite bonifico.
Puoi valutare la forma d’incentivazione più conveniente per il tuo caso specifico, Bonus casa, Ecobonus o Conto Termico, attraverso il nostro articolo dedicato: Conto termico vs Ecobonus: quale pratica conviene?.
Inoltre, quando previsti, ci sono i Bandi regionali, che talvolta possono essere cumulabili con gli incentivi di cui sopra.
In Italia già 8 milioni di famiglie usano la biomassa per riscaldare la propria casa, se anche tu vuoi essere tra questi e pensi che RiESCo possa fare al caso tuo, noi ci siamo.
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