Superbonus 110%, a che punto siamo?
25 Giugno 2021 | Incentivi
Il Superbonus 110%, previsto dal Decreto Rilancio per incentivare la diffusione degli interventi in ambito di efficienza energetica e di adeguamento sismico, dovrebbe rappresentare uno dei principali volani di crescita del settore immobiliare. Ma, realmente, a che punto siamo?
Da tempo hai iniziato a pianificare dei lavori di riqualificazione per il tuo immobile ma l’investimento necessario, e qualche criticità tecnica, ti hanno sempre portato a rimandare.
Tuttavia, da quando sono iniziate a circolare le prime notizie sul Superbonus 110% sei tornato a prendere fortemente in considerazione l’idea di realizzare i tanto sospirati lavori.
Sulla carta, infatti, le novità introdotte dal Decreto-Legge 34/2020 sembrano cancellare ogni tua preoccupazione, soprattutto grazie al potenziamento dell’aliquota al 110% e alla possibilità di godere di ben tre opzioni fiscali, tra cui lo sconto in fattura.
Nei fatti, però, la situazione sembra molto più complessa…
Tra gli aggiornamenti c’è ancora molta confusione e, di conseguenza, i tecnici professionisti si approcciano al meccanismo con una certa sfiducia.
In più, quei pochi che attorno a te si sono già attivati per accedere all’incentivo, sono in attesa -magari da mesi- di capire se e come possono sfruttare il Superbonus 110%.
Quindi ti stai chiedendo se davvero vale la pena prendere contatto con le figure specializzate per progettare gli interventi di efficienza con il Superbonus 110% oppure, rinunciare una volta per tutte.
Per questo ho deciso di scrivere questo articolo: per trasmettere a chi come te vuole saperne di più sul Superbonus 110%, qual è il reale stato di salute del meccanismo oggi, circa un anno dopo la sua annunciazione.
Se pensi che questi aspetti possano fare al caso mettiti comodo e continua la lettura dell’alla fine.
Indice
Superbonus 110’%: quali sono gli interventi più richiesti?
Il Superbonus 110%, disciplinato all’interno dell’art. 119 D.L. n. 34/2020, incentiva le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, per gli interventi di efficienza energetica e di adeguamento sismico.
È passato circa un anno dalla sua introduzione ma possiamo considerarlo realmente operativo solo da qualche mese.
In relazione ai risultati prodotti in questo periodo, L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – ENEA, aggiorna, con scadenza settimanale, i dati relativi agli interventi riguardanti il Superbonus 110%.
Ebbene i numeri raccontano di una crescita continua dei cantieri, in tutta Italia. Nello specifico si tratta di circa 13.000 interventi, per un totale di 1,6 miliardi di euro, con un importante impatto anche sull’occupazione.
Trend confermato anche nell’ultimo trimestre, dove il dato di richieste pervenute è addirittura quadruplicato.
L’intervento più richiesto riguarda la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale (intervento trainante): 8446 interventi corrispondente a 174.149.605 € per i lavori realizzati e di 214.019.584 € per quelli di progetto. Segue al secondo posto, l’isolamento termico dell’involucro: 5.942 gli interventi corrispondente a 346.271.312 € e di 515.178.010 € per quelli di progetto.
Superbonus 110% in condominio, pochi interventi e lunghi tempi d’attesa
I dati riportati da ENEA oltre ad evidenziare segnali di forte crescita del Superbonus 110%, ci consegnano uno scenario poco rassicurante per quanto concerne gli interventi in condominio.
Infatti, l’analisi condotta da ENEA dice che in condominio sono stati realizzati 1007 interventi aventi diritto a 290.986.318,21€ di detrazione, mentre negli edifici unifamiliari ne sono stati eseguiti ben 5947, aventi diritto a 389.920.636,12 €. Infine, nelle unità immobiliari indipendenti sono stati eseguiti 3960 interventi corrispondenti a 237.733.601,99 € di agevolazione fiscale.
Delude quindi l’ammontare degli interventi realizzati in condominio, considerato dagli ideatori della manovra, il volano di crescita per la concreta riqualificazione energetica del parco edilizio italiano. Occorre considerare, però, che sebbene scarseggino gli interventi in condominio sono, di fatto, quelli più sostanziosi economicamente.
Superbonus 110%: allarme speculazioni
Come abbiamo approfondito nell’articolo Gli effetti collaterali del Superbonus 110%: speculazioni e burocrazia eccessiva, un altro aspetto che preoccupa gli addetti del settore riguarda il reperimento e il costo dei materiali.
La maggiore domanda di beni ha messo sotto pressione tutta la catena di distribuzione generando forti criticità in relazione al reperimento dei prodotti nei magazzini ma anche forti innalzamenti dei prezzi dei materiali.
Basti pensare che i metalli hanno registrato aumenti pari a circa +20,8% (in casi straordinari anche del 50%), i materiali termoisolanti +16%, i materiali per gli impianti circa +14,6% (con picchi che superano il +25%) e il legno circa +14,3%.
Oppure i ponteggi: qualche mese fa il loro costo era di circa 15 euro al metro quadrato, mentre oggi è di circa 25 euro.
Inoltre, oltre a questi innalzamenti, stiamo assistendo a vere e proprie speculazioni legate alle lavorazioni. Le imprese edili, così come gli installatori, vedono nel Superbonus un’occasione particolarmente ghiotta per risollevarsi dalla crisi economica causata dall’emergenza sanitaria COVID-19. Per questo motivo, i meno virtuosi applicano rincari eccezionali e ingiustificati, con il chiaro intento di lucrarne oltremodo.
Superbonus 110%: tutti i nodi da sciogliere
Nei paragrafi precedenti abbiamo evidenziato i numeri, poco soddisfacenti, relativi agli interventi realizzati in condominio attraverso il Superbonus 110%, ma qual è la causa?
Gli addetti del settore mettono l’accento su due aspetti in particolare.
Il primo: gli interventi che riguardano il condominio sono, chiaramente, più complessi delle singole unità abitative, quindi richiedono una fase di progettazione e verifica molto più lunga.
Il secondo aspetto invece, è una criticità comune a tutte le destinazioni del Superbonus 110%: l’iter burocratico.
Infatti, nonostante il susseguirsi di chiarimenti e piccoli aggiornamenti, la normativa continua ad alimentare dubbi e preoccupazioni. A tal proposito, l’Agenzia delle Entrate riferisce di aver fornito 6500 chiarimenti su tutto il territorio nazionale.
Continuando ad elencare le problematiche comuni, sia che si tratti di condominio o di singole unità abitative, per molti professionisti la “parte iniziale” dell’operazione rappresenta un forte limite. Nella fase relativa alla valutazione di fattibilità e alla progettazione degli interventi il professionista investe gran parte del suo tempo, e nella maggior parte dei casi, questa attività si paga e si recupera solo con l’avvenuta realizzazione dell’intervento.
Le proposte avanzate dagli addetti del settore suggeriscono quanto meno di prorogare la misura e di strutturarla con aliquote “modulari” e crescenti in base alle dimensioni dell’immobile e alle unità abitative. In seconda battuta, propongono la semplificazione delle procedure per l’avvio dei lavori e per la cessione del credito alle banche.
Il tutto, arricchito, da una maggiore chiarezza interpretativa, che da sempre ha rallentato il meccanismo d’incentivazione.
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