Superbonus 110%, di chi è la responsabilità degli errori?
25 Febbraio 2021 | Incentivi
Realizzare gli interventi di efficienza energetica ora è più conveniente che mai grazie al Superbonus 110%, ma cosa succede in caso di irregolarità o di abusi? Chi ne risponde e come?
Il Superbonus introdotto dal Decreto-Legge 19/05/2020 n.34 rappresenta una delle misure più vantaggiose di sempre per riqualificare energeticamente il proprio immobile.
I motivi sono evidenti: aliquota potenziata al 110%, ampliamento degli interventi ammessi all’incentivo, tre opzioni fiscali a disposizione del beneficiario: detrazione del 110% in 5 anni, sconto in fattura oppure cessione del credito d’imposta.
Dietro questi indiscutibili vantaggi si cela però un meccanismo di regolamentazione molto complesso, talvolta rischioso.
Sono molte, infatti, le condizioni da rispettare per fruire del Superbonus 110%: requisiti tecnici, limiti di spesa, conformità urbanistica etc. Cosa succede se venissero riscontrate irregolarità?
Nel peggiore di casi può verificarsi la revoca dell’incentivo al soggetto responsabile.
Chi è il soggetto responsabile? In cosa consiste la revoca dell’incentivo? Quali conseguenze comporta? Continua la lettura di questo articolo per saperne di più.
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Indice
Cos’è il Superbonus 110%?
Il Superbonus 110% è stato introdotto con l’articolo 119 del Decreto-Legge n.34 del 2020 con lo scopo di sostenere gli interventi di efficienza energetica e le misure antisismiche sugli edifici.
L’incentivo riguarda le spese sostenute dal 1° luglio e il 31 dicembre 2022 e a differenza del suo “fratello minore”, l’Ecobonus, prevede la possibilità di detrarre l’aliquota in 5 quote annuali di pari importo, oppure di cedere il proprio credito a banche (o istituti finanziari in genere) o direttamente all’impresa incaricata dei lavori così da essere sollevato dall’investimento iniziale.
Il meccanismo è atipico perché classifica gli interventi in Trainanti e Trainati, così definiti perché la realizzazione di un intervento appartenente al primo tipo traina l’accesso al 110% agli interventi appartenenti al secondo tipo, purché realizzati congiuntamente.
Gli interventi possono riguardare le parti comuni di edifici (es. condominio o edifici plurifamiliari) o le singole unità immobiliari.
Sono esenti dal Superbonus 110% le unità immobiliari residenziali appartenenti alle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici).
Gli interventi trainanti sono:
1. Il cappotto termico, ovvero gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici con incidenza pari o maggiore al 25%;
2. Interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici, o con impianti a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, o impianti di microcogenerazione.
Superbonus 110%, requisiti per accedere
Come accennato sopra, il meccanismo è particolarmente complesso e sono molte le condizioni da osservare.
Solo determinati soggetti ne possono beneficiare e sono: le persone fisiche che possiedono o detengono l’immobile (proprietari, nudi proprietari, usufrutterai, affittuari e loro familiari), i condomini, le case popolari, cooperative di abitazione a proprietà indivisa, le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche registrate, queste ultime per i soli lavori dedicati agli spogliatoi.
Per quanto riguarda i requisiti tecnici invece, la norma esige:
- il rispetto dei requisiti minimi;
- il rispetto dei limiti di spesa;
- la conformità urbanistica;
- l’asseverazione degli interventi realizzati.
Il miglioramento delle classi energetiche è il requisito principe, su cui si basa il Superbonus 110%: gli interventi devono generare il salto di minimo due classi (se non possibile il conseguimento della classa più alta) e deve essere accertato tramite APE, di cui necessita l’asseverazione.
Il rispetto dei requisiti minimi, previsti dal comma 3-tre dell’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, indicano le condizioni necessarie per realizzare gli interventi di efficienza energetica massimizzando le prestazioni ambientali. Tali interventi devono essere asseverati e trasmessi all’ENEA.
I limiti di spesa invece sono differenziati a seconda del tipo di intervento e dal numero di immobili facenti parte dell’edificio. Nel caso in cui vengano effettuati più interventi nello stesso immobile, il limite di spesa è da considerarsi la somma degli importi previsti per ciascuno di tali interventi.
Infine, la conformità urbanistica è essenziale perché, come recita l’articolo 49 del DPR 380/01 “gli interventi abusivi realizzati in assenza di titolo o in contrasto con lo stesso, ovvero sulla base di un titolo successivamente annullato, non beneficiano delle agevolazioni fiscali (…)”.
Superbonus 110% e l’assicurazione obbligatoria per il professionista
I tecnici incaricati, architetto od ingegnere edile/civile, dovranno dotarsi di polizza professionale con massimale di almeno 500mila euro.
Un onere importante, che pochi professionisti sono in grado di sostenere.
Superbonus 110%, chi ne risponde?
Adesso veniamo al punto della questione: qualora l’Agenzia delle Entrate ed ENEA a fine lavori riscontrino delle incongruità o degli errori, pur in buona fede che siano, il soggetto responsabile, ovvero il beneficiario degli interventi, sarà chiamato a rifondere il capitale già speso, incrementato di interessi e sanzioni.
Il beneficiario quindi, pur avendo incaricato dei tecnici della totale gestione della operazione, può correre il rischio di farsi carico di tale onere, anche ad anni di distanza dalla fine lavori.
L’articolo 119, comma 14, del d.l. n. 34/2020 esplicita la responsabilità civile dei professionisti che abbiano prodotto attestazioni o asseverazioni infedeli, responsabilità che si somma ad una specifica sanzione amministrativa (da euro 2.000 a euro 15.000) prevista sempre dal citato comma 14.
Ciò nonostante, il beneficiario chiamato a rifondere il contributo del Superbonus, potrà avvalersi di tali disposizioni solo in un secondo momento.
Per questa ragione consigliamo di rivolgersi solo a professionisti specializzati in efficienza energetica e negli incentivi dedicati, e una con consolidata esperienza sul mercato.
Molti tecnici si butteranno sul Superbonus perché ingolositi da questa nuova opportunità di business, senza avere le giuste competenze in termini di prestazioni energetiche e in termini di incentivo.
Individuate specialisti in grado, soprattutto, di progettare gli interventi davvero efficaci per migliorare il comfort e i consumi dei vostri edifici, e contestualmente, di sfruttare al meglio questa incredibile opportunità del Superbonus.
Sono comproprietario al 50% di una seconda casa. L’altro proprietario vuole fare i lavori 110% ed è disposto a procedere anche senza il mio benestare, quindi firmerà le carte per l’esecuzione dei lavori.
Cosa succede se i lavori non venissero completati, vanificando l’agevolazione fiscale oppure se venissero rilevate anomalie ed errori da parte Enea o Agenzia Entrate?
Quando si parla di beneficiario si intende chi firma il contratto o la proprietà nella sua interezza e quindi verrei coinvolto anche io? Grazie
Il responsabile è quello a cui è intestata la pratica di Incentivo e sconto in fattura, l’altro 50% comproprietario.
Si beneficiario è colui che firma il contratto e a cui è intestata la pratica del Credito di imposta.
Nel contempo, l’Agenzia delle Entrate, in caso di incapienza o mancato pagamento della sanzione, forse potrà rivalersi sull’immobile,
Secondo me se cedo il credito il vero beneficiario è l’impresa realizzatrice dei lavori che viene da me dicendomi che ne ho diritto e quindi acquisisce il mio credito x realizzare un profitto che gli viene pagato dallo stato se un domani c’è stato un errore secondo me è l’unica responsabile e beneficiaria del 110% quindi al massimo può tornare smontarmi l’impianto e ripristinarmi quello che avevo . Questa è logica e giustizia
Buon giorno Bruno comprendiamo il suo punto di vista; si certo anche il nostro è solo un punto di vista.
N.B. come i latini dicevano: “Dura lex sed lex” proprio perché, a volte, è contraria alla logica.
Con la cessazione del credito, i lavori li anticipo la ditta appaltatrice? Se è si, e nell’esseveraazione ci sono errori o diciamo imbrogli, il credito viene erogato ugualmente? Se è no, chi paga la ditta?
Buone sera Domenico. In tutte le cose e affari ci possono essere errori e/o imbrogli. Ogni contratto, in primis, richiede fiducia. Se le altre parti vi ispirano fiducia andate avanti, altrimenti cambiate parti. NB l’errore ci può essere sempre, e nessuna assicurazione la lascerà indenne.
Il superbonus è una manovra squisitamente politica che ha creato più danni che benefici, ad oggi i dati ci dicono che nemmeno l 1 % del patrimonio immobiliare italiano è stato riqualificato al costo di centinaia di miliardi. Inoltre l apparato edilizio italiano non si é mostrato adeguato a soddisfare l enorme domanda generata dal miraggio del tutto gratis. Le frodi non sono mancate, i prezzi sono aumentati paurosamente, ci sono state speculazioni. Le normative non sono chiare e é stato pubblicizzato in modo ingannevole. Cosa dire dei 5 anni in cui è spalmata la detrazione, che di fatto esclude la maggioranza dei contribuenti che non hanno una capacità fiscale tanto elevata, basti pensare che gli altri bonus con aliquota inferiore erano tutti con detrazione di 10 anni, che senso ha dimezzare la durata della detrazione con un aliquota raddoppiata se non agevolare la cessione del credito alle banche? Per me è vergognoso. Ovviamente chi paga per queste politiche scellerate saranno sempre i lavoratori.
Salve Davide si molte osservazioni sono corrette.
1° Con 25-30 mld €, a 70-100.000 € abitazione, saranno efficientate 400.000 mila su un totale di ca. 26.000.000 (censimento AdE) quindi 0,15% del patrimonio immobiliare residenziale, che è meno della metà dell’intero immobiliare.
2° I lavori sono fatti perché “è tutto gratis” “Paga Pantalone”, poco a vedere le rinnovabili e l’efficienza energetica;
3° I tempi stretti e la torta facile ha generato l’esplosione dei prezzi e l’abbuffata di tutti, e ci si sono buttati a capofitto, a fare i lavori lavori, anche pasticciere o il farmacista (con rispetto di tali professioni)
4° Ulteriore burocrazia e difficoltà la differenziazione rispetto a norme già esistenti, se non fare peggio.
5° Il fatto che hanno autorizzato il Superbonus anche a case di vacanza, oltre che agevolare i più abbienti, la vergogna è che si sprecano risorse con la scusa di efficientare case che, in pochi giorni di utilizzo, consumano poco o niente.
Si pagano i lavoratori, cioè in senso esteso, perché quasi tutti coloro che pagano tasse, lavorano, anche i più abbienti.
Buon giorno siamo 6 comproprietari di una unifamiliare dove in 2 siamo residenti vorremmo fare il 110 ma in 2 si oppongono e non vogliono firmare per depositare il progetto in comune c’è un modo per farlo senza le loro firme?
Salve Stefano.
Nei condomini di più unità immobiliari, è stata introdotta la modifica legislativa che per autorizzare i lavori di Superbonus 110% servono delle maggioranze molto inferiori (credo che basti la maggioranza dell’assemblea)
Mi sembra di capire che, nel vostro caso, è un’unica Unità Immobiliare con 6 comproprietari che non è divisibile, sembrerebbe che sia comunque un condominio.
In RiESCo siamo tecnici, quindi il nostro parere è tecnico e non legale. Mi sembrerebbe logico affermare che, potete indire una assemblea di condominio, convocata con le forme legali (raccomandata o pec) con all’ordine del giorno la proposta di avvalersi dell’opportunità o meno del Superbonus. Se siete 6 comproprietari e solo 2 sono contrari, verificate le quote in percentuale, se le maggioranze capitaria e percentuali approvano, io mi sentirei tranquillo a procedere in tal senso.
Comunque un legale competente darà un contributo più autorevole del nostro
Buongiorno,volevo un informazione sulle responsabilità su uno stabile familiare con 4 appartamenti con 4 proprietari,
La mia domanda sul punto della responsabilità della pratica del super bonus 110% mi è stato detto dal tecnico che la pratica può essere intesta a un solo proprietaro capi condominiale per intenderci
io mi chiedevo se in caso ci saranno problemi in futuro saranno tutti responsabili i proprietari di ogni ogni appartamento che ne ha usufruito oppure chi ha firmato è intestato la pratica del superbonus?
Cordiali saluti
Buon giorno Wladimiro,
Tutto dipende da chi è che ne beneficia.
Si, per la parte condominiale le conviene fare un’unica pratica a nome di un condomino, facente funzione di capo.
Poi, indipendentemente da chi firma, che avrà più responsabilità, su tutti coloro che ne beneficiano ne rispondono delle eventuali irregolarità, cioè tutti i singoli condomini.
Sarebbe troppo comodo, firma un altro, io ne godo ma non ne rispondo
ottimo servizio di informazioni, non tutti hanno le idee chiare sul tip di responsabilità a cui vanno incontro. Molti sono convinti che l’asseverazione del tecnico incaricato esime il committente/proprietario da ogni tipo di responsabilità ; oltre alla restituzione del credito, credo . che vanno aggiunte le sanzioni, gli interessi ed altro , oltre al procedimento penale.
Buon giorno Michele. Grazie dei complimenti
Si certo, oltre la restituzione dell’incentivo, anche le sanzioni etc.
Buon giorno , sono proprietario di un appartamento in un condominio di 8 . Vorrei chiedere se per opporsi al progetto del 110% valgono i millesimi della tabella condominiale.
Grazie.
Buon giorno Bernardo … Siamo meno esperti nel campo legale. Credo di si, per l’approvazione valgono le maggioranze semplici, con i millesimi condominiali.
Buonasera, sono proprietario di un appartamento di un condiminio di 21 appartamenti in totale. Ci stiamo accingendo a fare le pratiche per ottenere il superbonus 110%, ma visto l’importo presunto dei lavori (oltre il milione di euro, poichè verrà fatto anche sismabonus e pannelli solari), sono un pò titubante nel senso che se la polizza fidejussoria del professionaista al massimo copre 500 mila euro, la differenza in caso di controlli e revoca del beneficio sarebbe scoperta. Spero di non dire un’eresia.
In ogni caso la domanda è la seguente.
Se io ad esempio non volessi partecipare al bonus e quindi non firmo il contratto, sono considerato non beneficiario anche se sulla parte comune del muro che ricade sul mio balcone verrebbe fatto ugualmente il cappotto termico?
E in caso che io non volessi partecipare al beneficio, in caso di controlli e revoca dei crediti concessi, sarei comunque chiamato in causa “in solido” per il solo fatto che il mio appartamento beneficerebbe del cappotto termico?
Non so se ho articolato bene la domanda, spero sia chiara.
Grazie e saluti
Buon giorno Francesco
Nel suo condominio l’intervento trainante ho capito sia il Cappotto.
Il contraente è il Condominio, non lei.
I professionisti e l’asseveratore devono essere assicurati, cumulativamente, dell’importo adeguato ai lavori. (assicurazione allegata alla pratica.
Da quel punto di vista credo possa essere tranquillo.
Per quanto concerne la parte legale (se può sottrarsi o meno dai lavori) è più questione da Avvocati che da noi, ma credo che l’Assemblea possa decidere secondo le maggioranze, senza che lei possa opporsi.
In caso di controlli e errori, Lei facendo parte del Condominio, ne dovrebbe rispondere quota parte, economicamente ma non penalmente.
Buongiorno,
Sono un inquilino in un edificio in cui si stanno effettuando lavori al palazzo con il Superbonus del 110%. Vorrei sapere se come inquilino e non proprietario ho delle responsabilità di qualsiasi natura relativamente ai lavori.
Buon giorno Marco.
Le responsabilità tecnico esecutive ricadono su Impresa, Professionisti e Committente. Questo è l’Amministratore non i singoli condomini, tanto meno gli inquilini.
Per l’uso dell’Incentivo Super Bonus dei lavori TRAINATI, del singolo condomino, invece dipendono da chi è l’intestatario delle fatture, se il proprietario o l’inquilino.
Salve, abito in affitto in un alloggio in condominio, ho fatto io richiesta del bonus 110 al posto del mio proprietario di casa ….rischio un domani di trovarmi a pagare qualcosa per una casa non mia?
Buon giorno Paolo.
Il beneficiario, che usufruisce degli incentivi è chi ne fa richiesta, colui al quale sono intestate le fatture con lo Sconto.
In caso di frode e/o errori, può essere trascinato nel problema.
Se le pratiche sono complete di asseverazione da tecnico autorizzato e assicurato, con visto di conformità etc, almeno che non vi sia dolo, è meno probabile che il beneficiario sia chiamato in causa.
Buonasera, vorrei fare il super bonus 110 e posseggo in abitazione (villetta a schiera) con permesso di costruire del 06/2014 ma da qualche parte ho letto che le abitazioni con titolo successivo al 05/2012 sono soggette a quote d’obbligo che prevedono l’installazione da parte del costruttore di una fonte di energia elettrica e termica ecocompatibile… in sostanza dovrei avere già un minimo di fotovoltaico… non avendo questa condizione posso accedere al super bonus?
Buon giorno Francesco. Si le costruzioni dopo il 05/2012 devono avere impianti a Fonti Energetiche Rinnovabili (es. FV 1kWp ogni 80 mq). Se Lei non li avesse, può accedere al Superbonus per la parte eccedente.
In ogni caso bisogna verificare il permesso a costruire e la verifica del D.Lgs 28/2011
Sono in procinto di iniziare i lavori per l’efficientamento energetico della mia casa unifamiliare: ho fornito alla ditta tutta la documentazione necessaria per l’istituzione della pratica e abbiamo appurato che la documentazione stessa è perfettamente in regola. La ditta si propone come General Contractor quindi sarà il beneficiario del credito d’imposta. La mia domanda è la seguente: se la ditta dovesse commettere errori e/o fare qualche dichiarazione falsa oppure utilizzare materiali non conformi e l’Agenzia delle Entrate ne scopre l’errore su chi si rifarà quest’ultima ? Perchè la colpa ricadrebbe sul committente? il proprietario dovrebbe, paradossalmente, assumere un tecnico, terzo, che controlli i lavori , i materiali e tutto il resto per mettersi al sicuro ?
Buon giorno Antonio
Nel video cerco di rendere consapevole che, il beneficiario primo dell’incentivo è il Committente (non certo l’impresa, il tecnico etc per quanto anche loro ci guadagnino), e come tale, in qualche modo è chiamato a risponderne.
Nel contempo evitiamo a pensare che che il mondo sia fatto solo di incapaci e farabutti, vivaddio ci sono anche capaci e onesti (direi anche che sono i più)
Per quanto concerne il Tecnico, è previsto che Lei lo assuma, gli commissioni il progetto la direzione lavori etc. E’ previsto che anche questo costo rientri nell’incentivo.
Sono previsti anche il tecnico Asseveratore e il Commercialista per la conformità fiscale.
A Lei resta, come in tutti i casi, affidarsi a persone competenti e un po’ di rischio nella loro scelta …
Lo sbaglio o un po’ di sfortuna ci sta, anche se molto improbabile …
Buonasera, sto valutando un’ipotesi progettuale per quanto riguarda il super bonus 110 per un impianto fotovoltaico da 6 kw, con pompa di calore ed accumulo con cessione del credito.
In rete, confrontando i medesimi prodotti ed i prezzi degli stessi, indicati nell’ipotesi progettuali, verificavo che, tali prezzi a parità di prodotti erano pressochè raddoppiati.
Il mio dubbio è: non è che l’agenzia delle entrate in seguito ad un controllo potrebbe contestarmi l’aumento dei prezzi, anche se il totale dei lavori rientra nei limiti.
Grazie e complimenti davvero.
Buon giorno Michele
Si i prezzi sono aumentati molto …
Per questo recentemente è uscito il nuovo allegato A al DM del MITE che ha aumentato i prezzi massimi specifici del 20%
Quello che deve chiedere al suo fornitore è un computo metrico con la congruità dei prezzi unitari con i prezziari (regionali, DEI etc), per un totale inferiore ai massimali specifici
La ditta è obbligata a dare una copia dello studio tecnico al committente?
La mia ditta si sta rifiutando di farlo, come posso verificare che non abbiamo progettato lavori mai eseguiti?
Buon giorno Giacomo.
Certo che la copia del progetto, completa delle schede tecniche deve essere fornita al cliente e allegata al contratto.
Buongiorno
E se all’inizio dei lavori,come nel mio caso, mi rendo già conto che ho a che fare con ciarlatani, a chi mi rivolgo per interrompere i lavori? Abbiamo iniziato già da una settimana con in cappotto termico, ma l’unica cosa che abbiamo visto è un computo metrico approssimato. Nessun progetto. Solo mezza foto degli infissi, ma niente su portone, avvolgibili e cassonetti per gli avvolgibili da sostituire. Ogni volta che chiedo mi sento rispondere “poi vedremo”. Mi ritrovo con 5 enormi buchi fatti dall’estrerno nella parete del corridoio perchè hanno preso male le misure del muro. E potrei raccontare un’infinità di cose sulla presunta regolarità del lavoro chr stanno facendo.
Cosa devo fare per fargli togliere l’incarico? O devo aspettare che mi demoliscano casa e facciano quello che vogliono prima di agire?
Buon giorno Francesca …
Per come rappresentate le cose, deve rivolgersi al suo avvocato e trovare un accordo di rescissione contrattuale.
Buongiorno, la ditta appaltatrice per i lavori e’ tenuta a consegnare al committente lo studio di fattibilità e tutto quello che concerne ai lavori da effettuare. Questo obbligo e’ regolamentato da un articolo di legge? Spero di aver posto la domanda in modo corretto. Grazie
Buon giorno Mario …
Bisogna verificare l’entità dei lavori se sono edilizia libera o meno.
Se sono edilizia libera (manutenzione ordinaria e qualche tipo di manutenzione straordinaria) allora la redazione e consegna di progetto è un rapporto contrattuale tra Cliente e Impresa.
Al contrario se è Manutenzione Straordinaria (anche Superbonus 110%) allora la CILA o la CILAS o altro titolo edilizio è obbligatorio, quindi è obbligatorio anche il progetto minimo richiesto dal Comune.
In entrambi i casi, comunque la redazione e consegna dei probetti rientra nella contrattazione tra Cliente e Fornitore
Salve, bellissimo questo sito! Grazie anticipatamente per la risposta.
Ho completato lavori al 100% con cessione del credito e lavori al 50% con sconto in fattura. Tutto cominciato IL 4 luglio 2021 con cila unica e due computi metrici separati. Lavori fatti non ad opera d’arte ma non per Il centimetro o due, rifiniture che offendono proprio l’occhio! Comunque mi dicono che se non pago quel poco rimasto non completano I lavori. Poi ho chiesto fatture, documenti e assererazioni altrimenti non chiudo. Mi dicono che se l’agenzia delle entrare trova qualche difetto va da loro e non da me perche’ ho fatto la cessione del credito e che non mi devo preoccupare del 110% ma piuttosto dei lavori del 50% che tra l’altro a mia insaputa hanno maggiorato l’ultima fattura del doppio con voci ridicole tipo €150 al di’ per fitto di caldaia d’emergenza in attesa di quella che doveva arrivare. Cmq la mia domanda, ed in parte gia’ so la risposta leggendo le vostre risposte, da chi va l’agenzia delle entrate a riscuotere se si trovano difetti o maggioramenti di prezzi in fatture?? Che stress!!! Grazie
Buon giorno Lilli.
Non conosco le cause e la storia, però mi dispiace per gli inconvenienti che sta vivendo.
Veniamo alla risposta: Il beneficiario del Credito Fiscale è Lei, ed è grazie a quel credito che Lei ha pagato solo il 50% per il Bonus Casa e nulla per il SuperBonus.
Chi ha assunto la corresponsabilità di tale credito, acquisendolo con lo sconto in fattura, è l’impresa.
Infine ci sarà un tecnico che ne ha asseverato la congruità e la realizzazione.
E’ scontato che se fossero riscontrate irregolarità e oneri da recuperare da parte della Agenzia delle Entrate, questa si rifarà verso tutti e 3 i soggetti responsabili, Lei compresa.
Infine, se gli altri due non avessero capienza economica, ovvio che l’AdE si rifarà sull’immobile, se ancora di sua proprietà.
Tutto questo, però, se le procedure sono rispettate e i lavori sono reali, per quanto difettosi, è improbabile succeda.
Buongiorno, un mio inquilino vuole procedere con il bonus 110 sottoscrivendo lui stesso la cessione.
Io non sono molto d’accordo perché non vorrei trovarmi poi in futuro a rispondere di una cosa che non mi interessava.
Il mio inquilino dice che non ci sono problemi perché ne risponderà in caso lui.
Io sono preoccupata perché non ho la certezza che lui abbia i requisiti richiesti.
Cosa rischio?
Grazie
Buon giorno Ileana
Ognuno ha i suoi punti di vista. Se fossi io nel suo caso, sarei molto contento, perché i lavori aumentano il valore dell’immobile senza che lei sostenga alcuna spesa e incombenza, occupandosene totalmente il suo vicino. Anche come soggetto beneficiario. A lei solo l’assenso dei lavori.
Se il suo inquilino ha o meno i requisiti, lo verificherà l’impresa che gli fa lo Sconto in Fattura, attività che ormai sono molti a saperla fare e bene.
Le certezze del futuro non esistono, solo le probabilità. Quindi nessuno le potrà realmente garantire la certezza assoluta che non abbia qualche problema ma le probabilità sono veramente pochissime.
Cosa rischia? Poco e molti benefici: un immobile molto rivalutato, a consumo di energia ridottissima.
Buona sera,
io sono comproprietaria con 2 fratelli di appartamento al primo piano di uno stabile di due piani l’uno indipendente dall’altro. L’inquilino sopra ha intenzione di rifare il tetto che abbiamo in comune mettendo nella parte di sua competenza i pannelli fotovoltaici e cappotto per la proprieta’ di sua competenza (che farebbe lo scalino sulla facciata in quanto noi non vogliamo farlo ) usufruendo del BONUS 110 a suo nome e organizzandosi lui con i tecnici . Io personalmente non vorrei trovarmi coinvolta in eventuali ritorsioni a distanza di anni in quanto i lavori non sono conformi alle leggi in vigore. Il tetto sarebbe pero’ da rifare e lui dice che farebbe tutto lui trainando poi anche il suo cappotto e pannelli …
La legge non e’ chiara … noi non abbiamo nulla in comune a parte il terreno sul quale posano entrambi gli appartamenti e il tetto che andrebbe anche a nostro benificio… La domanda e’ la solita .. In che modo potremmo venire convolti in eventuali irregolarita’ del Bonus usufruendo anche noi indirettamente del tetto che rientra nei lavori comuni ?
Buona sera Rosa
Se il condomino fa da se il Superbonus, Lei non firma nulla, a lei non sono intestate le fatture etc, perché mai dovrebbero imputare responsabilità …
Molte cose sono possibili, forse anche un suo coinvolgimento, ma molto molto improbabile
Grazie mille per la Vs cortese e sollecita risposta !!!
Grazie a Lei Rosa
Buongiorno, sono proprietario di un appartamento in un condomineo di 8 case avendo già dato i documenti della casa + codice fiscale e la carta d’identità però non avendo ancora firmato niente potrei ritirarmi indietro per il bonus110 tra i 8 appartamenti sarei l’unico perché non mi piace come la ditta incaricata a fare i lavori si sta muovendo praticamente io non vorrei che venisse fatto niente nel mio appartamento in quanto per l’esterno da come ho potuto capire potranno fare sia il cappotto termico che il fotovoltaico in tutto questo se ci saranno qualche problema se vengono a fare un controllo io cosa potrei rischiare?
Buon giorno Maurizio
L’intervento condominiale è gestito dall’assemblea, quindi credo che debba attenersi a quello che decide la maggioranza qualificata, relativamente al lavoro trainante (cappotto) e al trainato fotovoltaico. Rischi? Responsabilità sua se ci sono degli abusi che ne impediscono l’accesso.
Per il resto dei trainati (infissi, riscaldamento etc) che riguardano il suo appartamento, può rinunciare
Salve,sto acquistando un appartamento in nuova costruzione,nel compromesso il costruttore ha specificato che ho ceduto con sconto in fattura il super bonus di 96000 perché la costruzione avviene con il sisma bonus,in caso di irregolarità riscontrate l’agenzia delle entrate può rivalersi sul costruttore oppure anche sui proprietari che hanno acquistato gli immobili.
Buon giorno Salvatore.
Se il contratto recita che “lei ha ceduto” vuol dire che è “lei che ha acquisito quel credito” dall’Agenzia delle Entrate.
Di conseguenza, per quanto lei possa essere o meno responsabile pratico, ne è corresponsabile formale, come assenso contrattuale, a parer mio, quindi, perseguibile in caso di irregolarità.
Salve sono proprietario di un appartamento, dove già sono stati fatti i lavori del 110, ma non fatti a opera d’arte, per esempio tutti abbiamo nei balconi il sgocciolato, che però con l’inserimento del pannello isolante e stato chiuso e non ripristinato. Domanda : in questo caso chi ne risponde di questo errore visto che ristagna l’acqua ogni volta che piove, ed è un problema che abbiamo tutti i condomini.Grazie buona giornata.
Buon giorno Paolo
Mi sembra di capire che nel suo caso ci siano dei difetti di costruzione ed esecuzione dei lavori.
In questo caso, poco c’entra il superbonus 110% ma intervengono le garanzie contrattuali, il codice civile e il codice dei consumatori.
L’amministratore di condominio dovrà far presente con pec o raccomandata, alla ditta i difetti e, nel caso di assenza o simile, affidarsi ad un legale.
Buona sera volevo chiedervi una cosa: nel nostro condominio sono stati effettuati lavori con il bonus 110, ma nel fare questo lavori sono stati commessi degli errori, uno più eclatante e quello dei sgocciolatoi dei balconi praticamente istruiti e non ripristinati , a chi dovremmo rivolgerci per avere questo ripristino e di sono le responsabilità di questo errore visto che ora tutti i condomini abbiamo problemi con l’acqua quando piove. Grazie
Buon giorno Paolo.
I lavori per il Superbonus 110%, come obbligo contrattuale, sono come altri lavori. La gestione dei difetti, mancanze etc segue la normale procedura delle controversie. Quindi una diffida alle parti in causa (Appaltatore, Direttore Lavori etc). Se questa è inefficace, bisogna rivolgersi al legale e seguire l’iter delle controversie.
Salve se durante la messa in opera del cappotto termico vengono variate le dimensioni esterne delle finestre dove prima erano fissate le zanzariere non dando più la possibilità di montarle chi è responsabile?
Posso essere risarcita dall’azienda che sta effettuando il Super bonus?
Buon giorno Simona …
Questi sono inconvenienti fastidiosi, capisco il suo malessere.
Sono problematiche tecniche e contrattuali di qualsiasi lavoro, indipendentemente dal Super Bonus 110% o altri incentivi.
Sono da affrontare con il progettista, direttore lavori, gestore contratto e, in ultima istanza, con l’avvocato …
Buongiorno, devo valutare se acquistare un immobile in condominio che ha usufruito del 110% . fine lavori previsti per ottobre 2022. il rogito dovesse andare a buon fine la trattativa sarebbe in marzo 2023. quali sono i rischi acquistando un immobile che ha usufruito del 110 subentrando alla proprietà successivamente? quali sono i passi che dovrei affrontare per tutelarmi?
Buon giorno Claudia …
Per me, se lei è la cessionaria/acquirente in buona fede (cioè non è a conoscenza di infrazioni compiute dal precedente proprietario) lei non assume nessuna responsabilità per eventuali irregolarità commesse da chi l’ha preceduta.
Diffido, però, di chi “Garantisce il futuro” perché è incerto, per definizione!
In Italia troppi i casi di ingiustizie penali, anche per gravi reati per assurdi errori: uno per tutti: “caso Tortora” è una vergogna indimenticabile.
Lo stesso per cause civili, l’esperto Giulio Andreotti diceva: “Che tu abbia ragione o torto poco importa, quel che conta è che il giudice che ti dia ragione”
Può succedere quindi che, nonostante lei compri una casa già ristrutturata (grazie al 110%, o ad un altro incentivo o anche senza incentivi), quindi è il precedente proprietario che ha assunto obblighi contrattuali con il Condominio e/o i vicini (per autorizzazioni, procedure etc), con le imprese (per i lavori, i pagamenti etc), con l’Agenzia delle Entrate (per incentivi, IVA etc) e con altri. E’ lampante che Lei non ha alcuna responsabilità per obblighi assunti da chi l’ha preceduta. E’ improbabile, ma potrà succedere che subisca qualsiasi tipo di azioni legali.
Cosa fare allora? … Qui è più un problema legale che, in apparenza, avrebbe poco a che fare con il 110%. Per ridurne le possibilità, le suggerisco di farsi assistere da un consulente legale di cui si fida …
In ogni caso, come anzidetto, la “certezza del futuro è impossibile!”
Buonasera,
Io e mio marito abbiamo beneficiato del Superbonus per l’isolamento termico e per l’efficientamento energetico con cessione del credito ad un General contractor.
Consapevoli delle nostre responsabilità di beneficiari del bonus, abbiamo sempre sollevato delle eccezioni riguardo ai lavori e vigilato affinché tutto fosse eseguito correttamente. Purtroppo, nel corso dei lavori, sono sorti molti problemi da imputare alla ditta esecutrice e all’imperizia e ignoranza del tecnico. La nostra odissea sta andando avanti da quasi un anno e a tutt’oggi i lavori non sono stati ancora completati!
Il problema più grave però è insorto nel momento in cui, dopo molte insistenze, siamo riusciti finalmente ad acquisire il computo metrico e ci siamo accorti della presenza di difformità evidenti tra quanto espressamente riferito nel computo e quanto realmente realizzato o non realizzato affatto.
A questo punto le chiedo quale strada percorrere per essere sollevati da responsabilità e per denunciare i responsabili, in primis l’architetto che ha seguito i lavori.
Grazie
Buona sera Angela
Analoga situazione a quella di Antonio
Anche per Lei il mio dispiacere per quanto le è successo.
Questa è la conseguenza di quando un mercato è “drogato” eccessivamente, creando il famoso “Piatto ricco mi ci ficco” …
Imprese e tecnici impreparati si sono buttati in settori con poca esperienza (alcuni anche in malafede)
Risultato: Discredito su tutto il settore!
Mi dispiace!
Si affidi ad un legale in quanto avrete firmato documenti e, anche se in buona fede, potrete esserne chiamati a risponderne …
Il Superbonus prevede che i Tecnici Progettisti, DL e Asseveratore (e le loro assicurazioni) ne rispondano in prima istanza vs Agenzia delle Entrate (questo potrebbe salvarla in parte)
Dal legale faccia notificare alla DL e all’Asseveratore le incongruità dei fatti rispetto alle dichiarazioni dando un termine per sanare il tutto …
Senta l’Avvocato cosa e come fare in futuro
Salve, vi sottopongo il mio caso di 110. Il tecnico mi ha fatto firmare la chiusura dei lavori a dicembre 2021 riguardanti in modo generalizzato il cappotto, la sostituzione degli infissi, l’impianto di climatizzazione e pannelli solari con accumulo. Qualche giorno dopo mi sono state consegnate le fatture dei lavori. I lavori non sono stati del tutto completati. Verso la fine di marzo, dopo mie insistenze, ricevo tramite mail il contratto sottoscritto con il general contractor e anche e per la prima volta il computo metrico dei lavori. Mi rendo conto che fra i lavori realizzati e quelli previsti nel computo c’è una difformità di seguito evidenziata: il cappotto sottotetto, con manto isolante bituminoso in lana di roccia da 14 cm (è stato installato in polistirolo da 3 cm senza manto isolante); sostituzione delle scossaline e grondaie in rame ( mai sostituire); Franci sole a pale orizzontali costituite da lamiere in alluminio pressopiegata, a movimentazione manuale, completa di struttura portante realizzata con braccia di supporto delle pale in tubolare di alluminio ( mai installata ad oggi). È ovvio che da colloqui avuti con il tecnico mi sono state riportate solo menzogne. Oltre a quanto premesso, manca per l’ultimazione dei lavori l’applicazione di resina sui davanzali delle finestre, il montaggio di due grondaie, la chiusura della parte superiore del cappotto a muro. Il contratto sottoscritto riporta all’Art 10 “Allorché i lavori saranno regolarmente ultimati in ogni loro parte, …. la Direzione dei lavori procederà alla ricognizione e verifica delle opere; dopodiché in assenza di vizzi ed incompiutezze, redigerà il verbale di ultimazione dei lavori entro 5 giorni dalla fine dei lavori”. Cosa che il tecnico ad oggi non ha ancora ottemperato. L’art. 17 del contratto COLLAUDO E GARANZIE prevede che “Il Committente, in presenza dell’Appaltatore e del Direttore dei Lavori, ad avvenuta ultimazione delle opere, effettuera le verifiche, le prove e i collaudi che riterra opportuni per accertare se le opere sono state realizzate in conformita alle previsioni del presente accordo e, comunque, a regola d’arte, idonee alla presa in consegna da parte del Committente stesso ed all’uso a cui sono destinate (di seguito il “Collaudo”).
Entro 10 (dieci) giorni antecedenti la data del Collaudo, l’Appaltatore dovra consegnare al Committente i manuali d’uso e manutenzione, nonch6 i disegni “come realizzato in opera”, con sufficiente dettaglio affinché il Committente possa mettere in funzione, curare la manutenzione, smontare, rimontare o riparare le Opere.
L’Appaltatore presta le garanzie previste dalle applicabili disposizioni di legge ex art. 1667 c.c.”. Mi sono rivolto al mio legale il quale da una prima analisi mi dice che esiste una mia responsabilità in quanto ho firmato l’ultimazione dei lavori salvo verifiche della documentazione consegnata allo stesso. Cosa ne pensa Lei e cosa mi consiglia di fare.
Buon giorno Antonio.
In primis il mio dispiacere per quanto le sta avvenendo.
Questa è una conseguenza di quando un mercato è “drogato” eccessivamente, creando il famoso “Piatto ricco mi ci ficco” …
Imprese e tecnici impreparati si sono buttati in settori con poca esperienza (alcuni anche in malafede)
Risultato: Discredito su tutto il settore!
Mi dispiace!
Il suo legale ha ragione quando dice che anche Lei può essere chiamato a risponderne, in quanto ha firmato documentazione, anche se in buona fede …
Che fare adesso? E’ un aspetto legale, invece che tecnico.
Le il mio parere. In primis il Superbonus prevede che i Tecnici Progettisti, DL e Asseveratore (e le loro assicurazioni) ne rispondano in prima istanza vs Agenzia delle Entrate (questo potrebbe salvarla)
Si affidi ad un legale e notifichi alla DL e all’Asseveratore le incongruità dei fatti rispetto alle dichiarazioni dando un termine per sanare il tutto …
Senta l’Avvocato cosa e come fare in futuro.
Buongiorno ho acquistato un appartamento di nuova costruzione col sismabonus con sconto in fattura. La palazzina doveva essere pronta per il 30giugno 2022 ma i lavori sono in notevole ritardo. Per non perdere i 96000 euro del sismabonus il costruttore ci ha proposto di andare a rogito il 30 giugno 2022 per poi avere la consegna dell’immobile a fine anno. L’appartamento non ha ancora i pavimenti nè gli infissi nè alcun rivestimento come in tutta la palazzina ( manca il massetto nel vano scala come anche l’ascensore insomma è un cantiere a cielo aperto).
Come posso usufruire dello sconto in fattura se i lavori non sono completati? Non è che faccio il rogito e poi l’agenzia delle entrate mi chiederà indietro questi benedetti 96000? Mi hanno garantito che per ottenere i 96mila basta avere l’accatastamento e la certificazione(tramite Deloitte) che i pilastri siano antisismici. Ho dei dubbi.
Buon giorno Daria …
Indubbiamente qualche dubbio l’avrei anch’io …
Valuti se farsi assistere da un legale e da un tecnico capace …
In più le banche oggi stanno bloccando tutte le cessioni dei crediti d’imposta …
Che dire? molto difficile dare consigli
Buon giorno, dopo un lunghissimo periodo di “gestazione”, sono finalmente in procinto di iniziare i lavori di ristrutturazione mediante demolizione e ricostruzione di una unifamiliare. L’idea è di riuscire a usufruire del sismabonus al 110% (finanziato totalmente da liquidità) fino a dicembre, e all’80% per eventuali lavori strutturali non ancora conclusi. Per quanto riguarda gli impianti, so già che non faremo in tempo a finire, e quindi a usufruire del superbonus, per tutta la parte energetica (infissi,cappotto,caldaia, ecc.). Supponiamo che io riesca a eseguire l’isolamento delle superfici opache in tempo per il 110, ma i restanti interventi (infissi e caldaia) vengano fatti nel 2023 (quindi fuori dal 110), come verrebbero trattati dal punto di vista agevolativo? Un professionista a cui ho chiesto sostiene che la parte energetica, se iniziata al 110, va finita al 110, e quindi quello che sfora i termini NON si può più portare neppure al 65, ma, con la normativa attuale, perde totalmente la detrazione cioè va a zero. Quindi suggerisce di iniziare fin d’ora la pratica “eco” come “riqualificazione energetica” al 65% (quella con tetto max di detrazione pari a 100.000 eur), anche per le parti che eventualmente potrebbero comunque aver diritto al 110, come il cappotto. Qual’è la Sua opinione in merito? Grazie e cordiali saluti
Buona sera Gianluca
Questo il nostro parere, precisando che la questione appare complessa.
I lavori che riesce a fare entro il 31 dicembre, se sono idonei a fare il salto di due classi, accedono al diritto del 110%.
Per gli altri che farà nel 2023 potrà accedere al 65%, singolarmente (infissi 50% max 60k€, Solare termico 65% max 60k€, Domotica 65% Max 12.5k€, impianto termico 65% max 30k€) etc
La riqualificazione globale, con limite a 100 k€ è un’opzione, non un obbligo.
Scegliere quale strada intraprendere comporta delle responsabilità difficili d
Buonasera, io ho usufruito dello sconto in fattura per lavori di ristrutturazione al 50% e a lavori in fase conclusiva mi sono trovata nella situazione di dover contestare le opere eseguite dalla ditta e richiesta danni. Gli importi erano stati saldati per il 95% entro dicembre 2021
Ora il direttore dei lavori ha presentato relazione tecnica dei vizi d’opera e i conteggi per ripristinare. Ma a me dovranno ridare l’importo totale al 100% come da preventivo sottoscritto? O al 50% perché ho usufruito dello sconto in fattura? E con l’agenzia delle entrate come funziona? O visto che il beneficiario del credito sono io devono restituirmi tutto il 100% e poi io vedere con ade come risolvere? Io ho chiesto anche all’agenzia delle entrate ma non sanno rispondere ad oggi
Buon giorno Chiara
La situazione è un po’ complessa, vediamo di andare per logica.
Se il DL certifica “i vizi d’opera e i conteggi per ripristinare” ammontano a xxx.xxx € le soluzioni sono almeno 2:
1° L’impresa elimina direttamente lei i vizi d’opera, indipendentemente dai costi che sosterrà
2° L’impresa le corrisponde l’ammontare xxx.xxx € con bonifico causale “vizi d’opera” con 2 sotto casi:
2° a) lei utilizza per pagare un’altra impresa per i ripristini e le emette fattura senza usufruire dello Credito d’Imposta del 50%
2° b) lei li incassa e si tiene i lavori con vizi.
Nel caso 1° e 2° a) ritengo che nessuno le contesterà nulla.
Anche nel caso 2° b), ritengo che sia come un rimborso assicurativo, quindi esente da contestazioni.
C’è un altro caso possibile, nonostante la perizia della Direzione Lavori l’impresa non ripristini i vizi e non le rimborsi l’ammontare, allora dovrà procedere legalmente e c’è anche il paradosso della potenziale contestazione dell’Agenzia delle Entrate per aver usufruito di Crediti d’Imposta per lavori incompleti o difettosi …
Buonasera, è normale affidare i lavori del super bonus 110 ad una ditta con un solo dipendente e costituita nel 2018? Dovevamo iniziare a ottobre 2021 ma siamo molto indietro coi lavori.
Quali verifiche posso fare come singolo o chiedere di attestare ad amministratore di condominio?
Buon giorno Adriana che dire?
Vero è che molti si affidano a subappaltatori (ce ne avvaliamo anche noi) è vero anche che 1 dipendente è un po’ poco.
In RiESCo siamo in 26, di cui 19 dipendenti … magari almeno 4, 5 o 6 dipendenti (anche tecnici) danno una maggiore tranquillità.
Buongiorno siamo una cooperativa che ha uno stabile in costruzione con classe energetica A+. Il costruttore ci sta minacciando se non facciamo il 110 lui le case le consegna a babbo morto e senza pompe di calore o altro. ( Faccio presente che gli sono state tolte le penali da contratto). Se io decido di non partecipare al superbonus lui può comunque beneficiarne avendo la maggioranza degli altri condomini mentre noi non rischiamo nulla? Considerando che minaccia anche di non farci fare il rogito in tempi brevi, se lo accontentassero e lui darebbe una data per il rogito, è costretto a far comunque entrare anche noi che non abbiamo dato l ok per il 110? Scusate ma la situazione è molto articolata e spero di essere stata chiara.
Considerate che se fosse stato per me, avrei chiamato le Iene o Striscia
Grazie ancora per la risposta
Buon giorno Viviana
Intuisco che la situazione sia complessa, molto e che riguardi, forse, più l’aspetto legale che tecnico del Superbonus.
Forse è il caso che vi rivolgiate ad un legale preparato.
NB in genere “è meglio un accordo fatto male che una causa vinta”.
Buonasera
abbiamo acquistato un anno fa una porzione di bifamiliare e iniziato i lavori di ristrutturazione a nostre spese.
Ci siamo poi rivolti ad una ditta per l’efficientamento energetico con il bonus 110. Pannelli solari, sostituzione caldaia(con pompa di calore), sostituzione finestre e termovalvole ai termosifoni. Sappiamo che per avere il massimo da questo sistema avrebbero dovuto mettere il riscaldamento a pavimento, mentre gli ingegneri hanno ritenuto sufficiente lasciare i termosifoni esistenti.
A tal proposito nel capitolato sono citati la fornitura ed il montaggio di termovalvole e la sostituzione dei detentori. Questi ultimi non sono stati forniti e pare che l’idraulico (subappalto della ditta) non abbia intenzione di recuperare perché “sono buoni quelli vecchi”.
Vorrei sapere se, oltre ai controlli fiscali, possono essere fatti anche dei controlli di persona nelle case che hanno usufruito del bonus per verificare i lavori in base al capitolato.
E nel caso affermativo se posso sostituire io questi detentori a mie spese per non incorrere in successive sanzioni.
E a chi dovrei rivolgermi in caso notassi altre incongruità rispetto al capitolato.
Grazie
Buon giorno Ambra.
Interpreto che la sua domanda si riferisca al fatto che ha usufruito del Credito di Imposta. Nel caso della Pompa di Calore che sostituisce la caldaia, non necessita la sostituzione dei detentori con le termo-valvole.
Diverso è se sono previste nel capitolato/contratto. Se non rispettato è suo diritto averle o averne uno sconto.
Qui servirebbe un avvocato, forse però la spesa è alta rispetto al risultato (poche centinaia di euro). Se deve ancora saldare, si trattenga il minor valore.
Quel che appare strano è che si riesca a far funzionare i radiatori/termosifoni (in genere funzionano con acqua a 70°-80°) con una pompa di calore (in genere arriva a 60-65°).
Buongiorno, volevo capire una cosa, mi sono stati fatti dei lavori di sostituzione caldaia inerenti ai lavori del Superbonus 110%. Fin dall’inizio mi è stato proposto una cifra assurda per la sostituzione per una caldaia da 24Kw di € 13.276,00. Ho sempre contestato questo prezzo, ma mi hanno detto all’inizio che era una ipotesi massima di spesa. Fatto tutto il lavoro ora siamo alla fattura finale, e mi vedo che l’importo complessivo è della stessa cifra. Togliendo gli oneri di servizio e altre spese burocratiche che non posso conoscere, l’impianto Termico (della sola sostituzione caldaia) è di 9.397,40€ + iva 10%. Ho contestato la fattura ma mi è stato detto che se non avessi firmato avrei dovuto accollarmi l’intero importo. Ho allora richiesto il dettaglio delle spese relative alla singola voce, ma non l’ho ancora ricevuto. La mia domanda è: come posso ritenermi responsabile di una fattura di un importo del genere se non conosco i relativi importi prima di stipulare la fattura? Eventualmente fosse un domani contestata dall’Ade e dall’Enea, la cifra priva di interessi e sanzioni sarebbe quella del solo impianto termico o dell’intera fattura? Come posso difendermi da questo? C’è la possibilità di denunciare subito questa cosa? Grazie
Buon giorno Paolo
Per il Superbonus serve il computo metrico asseverato che, che certifichi che i prezzi siano inferiori al minimo di: 1° massimali per UI; 2° massimale di cui all’allegato “A” del DM MiTE 14 feb 2022; 3° ai Prezzi calcolati con un prezziario ufficiale (DEI etc).
L’allegato A prevede per le caldaie < 35kW il massimale è 240 €/kW x 24 kW = 5.760,00€ ... e applicando il prezziario (DEI o altro) anche questo appare un prezzo di difficile giustificazione. Credo ci sia poco da aggiungere.
Buongiorno,
noi abbiamo una casetta e abbiamo iniziato il 110 a febbraio del 2022, inizio ufficiale da documentazione 05/2021, contratto preliminare con acconto a ottobre 2020.
Ci siamo affidati ad un general contractor per poter fare il lavori.
Purtroppo durante la ristrutturazione ci siamo accorti che i lavori non sono fatti a regola d’arte, dalle finestre installate sopra il cappotto senza togliere i marmi e le soglie , dal cappotto non chiuso bene, dalla mancanza della coibentazione sul tetto, finestre montate storte, dalla rottura dei pluviali ed altro ancora.
L’impresa edile non vuole terminare i lavori e nemmeno sistemare i danni che ha causato.
Il general contractor mi dice che ora non può più rimediare al danno, ma solo terminare con un’altra impresa edile, senza rimediare gli errori .
Devo fare denuncia attraverso un avvocato?
Rischio di non entrare più in casa mia?
Rischio un controllo dell’agenzia delle entrate e perdere comunque casa?
Non firmo la cessione del credito fino che non sistemano i lavori?
Ulteriormente mi ha inviato tutta la documentazione da firmare, DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI ATTO DI NOTORIETÀ ecc. ad agosto ’22 a lavori avanzati,
fino adesso ho firmato solamente un precontratto fra le parti.
Essendo io unica responsabile in caso di controlli da parte degli enti, come posso tutelarmi per non incorrere in sanzioni ?
Cordialmente
Buon giorno Susanna e Michele.
Capisco il problema anche perché difformità, difetti, ritardi etc sono problematiche insite nei lavoratori edili (come altri).
Quando si verificano questi casi, spesso la soluzione frequene è l’avvocato e la causa.
Nel caso di Superbonus questo complica sia la qualità sia la congruità dei costi, sia il termine dei lavori, parametri essenziali per aver diritto al 110% senza contestazioni da parte dell’AdE.
Senta comunqu e un legale, in quanto lei risponde solidamente dell’incentivo, così come tutte le parti in causa, compreso l’asseveratore.
Buongiorno.
Sto acquistando un appartamento in un condominio di 24. L’intero condominio è il parco circostante è stato costruito usufruendo del bonus 110% per cui ogni acquirente di ogni appartamento ha avuto diritto allo sconto in fattura di €96.000 che dal 1. 07.22 è diminuito a €80.000.
Suddetto sconto in fattura viene ceduto al venditore/costruttore come indicato in una delle clausole contenute nel preliminare di vendita. La ditta costruttrice non ha fornito alcuna specifica dei lavori nè dei materiali/prodotti utilizzati.
Se il beneficiario dello sconto in fattura sono io e a mia volta cedo lo sconto in fattura di €96.000 al venditore che si rifiuta di chiarirmi qualsiasi aspetto dei lavori di costruzione che sta effettuando come posso fare ad avere la certezza che si stia attendendo ai requisiti previsti dalla legge per aderire a tale bonus e beneficio?
Se anche in sede di rogito notarile non avrò contezza della quantità e qualità delle spese sostenute dalla ditta costruttrice per il mio appartamento e di conseguenza non potrò riscontrare un’effettiva congruità tra quanto fatto da loro e quanto previsto dal bonus 110% come dovrei comportarmi?
A oggi, essendo allo scuro di tutto e risultando però beneficiario dello sconto in fattura di €96.000 mi chiedo se un domani, l’agenzia delle entrate facendo un controllo a posteriori, potrebbe chiedermi di rimborsare allo stato €96.000 in quanto tutti o alcuni requisiti non sono stati rispettati dalla ditta costruttrice.
In qualità di acquirente cosa posso pretendere dal proprietario/venditore/costruttore per non avere problemi futuri?
Grazie per l’attenzione…
Buon giorno Antonio la sua situazione è particolare, in quanto credo che lei compri un appartamento in fase di ristrutturazione totale, anche con demolizione (per la nuova costruzione il Super Bonus è escluso categoricamente).
Per quanto concerne la procedure è esplicitamente necessaria l’asseverazione del Tecnico con tutto il computo allegato …
Lei come Cliente dovrebbe dare il suo assenso …
Che dire? Le confermo che se la procedura presenta incongruenze, Lei sarà coinvolto nelle problematiche.
Buongiorno, mio padre pensionato sta usufruendo del superbonus direttamente con la banca (UniCredit) la quale all’ultimo momento, come ulteriore garanzia, chiede la mia firma su una fideiussione. In famiglia non ci sono altri redditi oltre la sua pensione mentre io, sposato, non faccio più parte del nucleo familiare. L’idea di mio padre, non dovesse generarsi il credito di imposta, sarebbe quella di vendere una delle due case soggette al 110%. È un’operazione possibile nel momento in cui dovessi restituire i soldi alla banca causa mancata generazione del credito d’imposta? Oppure potrebbe esserci una sorta di “ipoteca” tale da precludere la vendita?
Grazie
Cordiali saluti
Valentino
Buongiorno Valentino.
Capisco l’incertezza e i dubbi esplicitati, di natura legale/fiscale. Proprio per la delicatezza della questione, visto che la nostra competenza è prettamente tecnica, il suggerimento è consultarsi con un Fiscalista-Legale-Commercialista.
Buongiorno,
Sono procinto ad acquistare un appartartamento che deriva da una demolizione e ricostruzione. La ditta ha ottenuto un permesso di costruire con relativo ai lavori di demolizione e ricostruzione – ristrutturazione edilizia con scia alternativa al permesso di costruire e successive varianti, che l intervento ha i requisiti per cui i futuri acquirenti possano usufruire del sismabonus acquisti. Vengo al punto.. Sul preliminare viene citato che il prezzo di vendita è di 458.000 oltre Iva, qualora, per qualsivoglia motivo non imputabile alll acquirente non dovessero maturare i bonus edilizi, il prezzo complessivo che dovrò corrispondere sarà pari ad euro 320.000 oltre iva. Su tale atto non viene descritto nulla di più sul “sismabonus acquisti”. Essendo un prezzo fuori mercato potrei avere difficoltà per la perizia di un eventuale mutuo? Considerato che in questo modo non beneficerei di alcun vantaggio se non altro mi metterei in una situazione molto rischiosa nel momento in cui qualcosa vada storto nei confronti del fisco .. Qualcuno ha esperienze precedenti? Nella mia ignoranza sull argomento Valuto che il rischio è troppo alto rispetto al beneficio. Voi cosa ne pensate?
Buon giorno Giuseppe.
Premesso che l’interpretazione del suo caso appare più un caso un Legale/Fiscale, invece che tecnico, la mia modesta opinione che così esplicitato, il prezzo è chiaramente variabile con l’applicazione del SuperBonus o meno. Potrebbe essere inteso come una possibile elusione fiscale, anche se non una truffa allo Stato?
Forse vale la pena di consultare un esperto fiscalista?
Che dire, la mia competenza si ferma alla parte tecnica.
buongiorno, abbiamo chiesto il bonus 110 efficientamento energetico per una villetta a schiera con entrata indipendente(Cat A7)sono stati effettuati dei sopralluoghi e abbiamo già avviato tutte ple procedure burocratiche. Ad oggi 1 settembre 2022i lavori non sono ancora iniziati e per la scadenza del 30 settembre a detta degli appaltatori e dei mandatari, fanno fede per il raggiungimento del 30% dei lavori le sole pratiche tecniche e burocratiche (sopralluoghi, asservazioni e ordine dei materiali). Pertanto, chiedo se è corretta questa procedura .
Cordiali saluti
Vincenzo
Buon giorno Vincenzo, se “per il raggiungimento del 30% dei lavori le sole pratiche tecniche e burocratiche” siano sufficienti è una risposta che solo AdE può dare.
A parer mio è un concetto ardito, visto che AdE ha anche interpretazioni che, a volte, appaiono contraddittorie.
In più dipende da come userà il Credito di Imposta, perché se oggetto di cessione a Banche, allora visti i nuovi limiti di AdE sulla responsabilità del Cessionario, credo sia quasi impossibile trovare qualcuno che le acquisti i crediti.
BUONGIORNO
STO FACENDO I LAVORI DEL SUPERBONUS 110% SU UNA ABITAZIONE UNIFAMILIARE ANTECEDENTE AL 1950 DOVE VENGONO INCLUSI TUTTI GLI INTERVENTI DA EFFETTUARE ( SISMABONUS 110% – ECOBONUS 110% ). COSA POSSO FARE PER ASSICURARMI CHE I LAVORI SIANO FATTI AD OPERA D’ARTE .
NELL’ATTESA DI UNA VOSTRA CORDIALE DELUCIDAZIONE VI AUGURO UNA BUONA GIORNATA E BUON LAVORO
ARTURO
Buon giorno Arturo
Le verifiche sulla “regola d’Arte” in genere sono contrattuali e verificate sul posto, tramite tecnici.
Avrà il suo Progettista e Direttore Lavori, lui/loro professionisti cosa ne pensano?
Buonasera,
ho una pratica di 110% in corso. Siccome la ditta che sta facendo i lavori non ha rispettato alcune clausole del contratto vorrei non pagare una parte della parcella. Posso comunque chiedere il credito sulle parti pagate, senza avere sanzioni da parte dell’Enea? Oppure se non pago tutto entro il 31 dicembre posso vedermi richiesto il bonus ricevuto?
Grazie
Buon giorno Marco.
Per aver diritto al 110% deve completare i lavori necessari a fare il salto di 2 classi energetiche e, per ogni SAL deve aver fatto almeno il 30% dei lavori complessivi.
Se nel corso dei lavori, alcuni non vengono eseguiti o sono incompleti, a patto che rispetti il requisito delle 2 classi, è sufficiente che il Direttore Lavori certifichi il resto, senza rischi di perdere il diritto ai rimanenti crediti d’imposta.
Se alcuni la
Salve,
abbiamo firmato un contratto con una ditta per effettuare il 110 con sconto in fattura , ad oggi i lavori ancora non sono terminati per causa della ditta la quale dice di non avere più liquidità per finire i lavori , venendo meno allo sconto in fattura che era stato pattuito all’inizio dei lavori e chiedendo a noi di farci carico di tutte le spese per finire i lavori altrimenti non verrà chiuso il cantiere del 110 e io committente dovrei restituire tutti i soldi dei lavori svolti fin ora . la mia domanda è questa , è davvero così ? può tirarsi indietro da cose decise con un contratto ?
Buon giorno Claudia.
La sua è una situazione molto diffusa, purtroppo.
Dipende dalle condizioni contrattuali in primis, dalle effettive capacità della ditta poi.
Probabilmente se il contratto prevedeva lo sconto in fattura, la ditta non potrebbe tirarsi indietro. Se è senza liquidità perché non riesce a convertire il credito d’imposta in denaro liquido, però, è impossibilitata a proseguire.
Tempi per cause legali non ci sono.
Buonasera, io nel 2020 ho iniziato a fare la richiesta per il 110% con un ingegnere, per poter partire mi ha fatto pagare la prima fase del suo compenso con bonifico parlante per l’asseverazione della classe energetica e computo metrico dei lavori. Dopo questa fase ha iniziato a mandarmi varie aziende per il sopralluogo che, a detta sua, dovevano anche accollarsi la cessione del credito ma alla fine non si arrivava al dunque. Dopo 2 anni di tira e molla, ad Agosto di quest’anno, mi ha riferito che, essendo cambiata la legge, dovevo chiedere in banca un prestito ponte. Ovviamente le banche a cui ho chiesto non mi hanno rassicurato e pertanto del 110 non se ne farà più niente. A questo proposito, avendo pagato l’ingegnere per attività finalizzate a dei lavori mai partiti, posso chiedere un rimborso?
Cordiali saluti
Gianni
Buon giorno Gianni
Se per il rimborso si riferisce al credito di imposta del 110%, questo nasce solo con l’esecuzione e completamento dei lavori che porta a fare almeno il salto di 2 classi energetiche.
Se per il rimborso si riferisce a farlo restituire dall’ingegnere, bisogna vedere quali erano i vostri accordi.
In un complesso a schiera di 4 unità, i singoli appartamenti hanno sia ingressi indipendenti che un accesso comune, attraverso una corte privata che da sugli ingressi esterni, inoltre il tetto è in comune alle 4 unità. Quest’estate un condomino ha sostituito caldaia e installato i pannelli solari accedendo al 110% senza chiedere nessuna autorizzazione, poiché come condominio avevamo intenzione di fare il cappotto ed altri interventi, sarà possibile accedere nuovamente al 110% come condominio visto che un proprietario ha già fatto una pratica come singolo proprietario?
Buon giorno Giovanni gfgrac@gmail.com
I fatti sono un po’ complicati, ma forse, c’è la possibilità per i restanti condomini, di agire come condominio, solo per il cappotto che riguarda le 3 Unità Immobiliari.
Si affidi ad un esperto che faccia delle verifiche preliminari.
Salve , vorrei qualche informazione riguardo le responsabilità che si acquisiscono con il superbonus.
Io e la mia compagna stiamo per fare un offerta per un appartamento con il 110% avviato sono a metà del cappotto e mancano ancora tutto quello che riguarda finestre , caldaia, tende , pannelli s., vorrei sapere 2 cose ..
La signora proprietaria non ha una copia del foglio dove dichiarava i lavori da fare in casa sua ha consegnato tutto alla ditta e a suo dire ha sbarrato tutto quello che era gratis quindi nn abbiamo nessuna carta che possa garantire i lavori in caso ci siano delle mancanze.
2 vorremmo sapere se un domani il condominio finisca sotto controllo dell’ agenzia delle entrate e riscontrino difformità in caso di sanzioni da pagare chi ne risponde ? Il vecchio proprietario o noi ?!
C’è una qualche tipo di formula da scrivere sul contratto per evitare di rimanere coinvolti in un 110 % del quale nn abbiamo deciso nulla e neanche sappiamo chi sia la ditta e se é tutto in regola?!
Siamo molto preoccupati xchè é rischioso acquistare con il superbonus, grazie mille in anticipo per la risposta.
Buon giorno Mauro … Il suo quesito riguarda più l’aspetto del diritto che quello tecnico, per questo le suggerisco di farsi assistere da un legale.
Se trattasi di lavori condominiali, in ogni caso, può sentire l’amministratore condominiale perché lui deve avere tutta la documentazione relativa ai requisiti e/o alle procedure
Buongiorno, sono proprietaria di un appartamento in condominio in cui è in esecuzione il superbonus 110%, con sostituzione anche di caldaia con pompa di calore autonoma per ogni unità abitativa. Ho effettuato inoltre, nel mio appartamento, l’istallazione del riscaldamento radiante a pavimento. Per motivi di “incompatibilità” con l’ingegnere incaricato dal condominio, posso nominare un altro tecnico per l’asseverazione del solo riscaldamento radiante al fine della detrazione del110 % con cessione del credito alla ditta appaltatrice?
Buon giorno Maria …
Il condominio è committente dei lavori trainanti esterni alle singole unità immobiliari.
I proprietari degli appartamenti sono i committenti per i lavori interni, trainati.
Come tali possono essere commissionati a Imprese e Tecnici diversi … L’accortezza è che vengano eseguiti all’interno dei tempi dei lavori trainanti.
Buonasera,
Siamo un condominio di 6 unità abitative e abbiamo iniziato da due settimane i lavori ecobonus 110%. Ho subito compreso che nel mio appartamento i lavori da capitolato non verranno realizzati nella sua totalità. Vi sono già molte modifiche “in riduzione”.
Ho chiesto pertanto la riduzione del computo ma il tecnico/asseveratore mi ha scritto che per legge non sono tenuta ad avere il capitolato modificato, mentre l’amministratore mi comunica a sua volta, che verrà modificato il computo a saldo invariato (nonostante una cospiqua somma non usufruita nella mia unità abitativa).
Le mie domande sono:
1. Come devo comportarmi per tutelarmi? Sarebbe utile a fine lavori peovvedere a procedere con una pec dal mio avvocato dove viene comunicato al tecnico/asseveratore l’elenco dei lavori non eseguiti richiedendone la relativa riduzione?
2. sul mio appartamento è stato deciso che, dalla classe G sis passi a una classe B obbligandomi a coibentare internamente spazi già di per sè piccoli. Mi chiedo, è mio diritto richiedere il salto di sole due classi come per legge (e non di più di 4) modificandone il calcolo termico e il capitolato ad apertura lavori? Da coperture orizzontali, arriverei già ad un totale del 20% delle superfici lorde del mio immobile e i restanti 5% sarebbero ampiamente incluse nella coibentazione interna di una sola stanza di casa ma ho compreso solo ora che mi si obbliga a rodurre di ben 12 cm tutto il perimetro delle mura perimetrali (con coibentazione interna). Posso fare qualcosa a riguardo?
3. In caso potrei richiedere di rivolgermi ad un altro tecnico/asseveratore che si occupi solo della mia unità abitativa sollevando l’attuale della quale ora nutro forti riserve?
Grazie per le gentili risposte
Buon giorno Mara … Capisco i problemi da Lei esposti, usuali quando si tratta di condomini.
Veniamo alle risposte:
1° Si è principalmente un problema legale più che tecnico. Ottimo farsi assistere dal suo legale.
2° Il Condominio può deliberare per tutto quel che riguarda dei lavori e degli spazi condominiali.
Senza il suo consenso, nessun potere per l’Amministratore o altri di deliberare e eseguire lavori all’interno del suo appartamento.
Il 25% della superficie del Cappotto riguarda l’intero edificio, non il singolo appartamento.
3° I lavori del Cappotto (trainante) sono di competenza condominiale, i lavori trainati (Caldaia, Pompa di Calore Infissi, Domotica etc) che riguardano la sua UI possono essere gestiti da Lei, con altra impresa e/o con altro tecnico.
Buonasera,
Siamo un condominio di 6 unità abitative e abbiamo iniziato da due settimane i lavori ecobonus 110%. Ho subito compreso che nel mio appartamento i lavori da capitolato non verranno realizzati nella sua totalità. Vi sono già molte modifiche “in riduzione”.
Ho chiesto pertanto la riduzione del computo ma il tecnico/asseveratore mi ha scritto che per legge non sono tenuta ad avere il capitolato modificato, mentre l’amministratore mi comunica a sua volta, che verrà modificato il computo a saldo invariato (nonostante una cospiqua somma non usufruita nella mia unità abitativa).
Le mie domande sono:
1. Come devo comportarmi per tutelarmi? Sarebbe utile a fine lavori provvedere a procedere con una pec dal mio avvocato dove viene comunicato al tecnico/asseveratore l’elenco dei lavori non eseguiti richiedendone la relativa riduzione?
2. sul mio appartamento è stato deciso che, dalla classe G si passi a una classe B obbligandomi a coibentare internamente spazi già di per sè piccoli. Mi chiedo, è mio diritto richiedere il salto di sole due classi come per legge (e non di più di 4) modificandone il calcolo termico e il capitolato ad apertura lavori? Da coperture orizzontali, arriverei già ad un totale del 20% delle superfici lorde del mio immobile e i restanti 5% sarebbero ampiamente incluse nella coibentazione interna di una sola stanza di casa ma ho compreso solo ora che mi si obbliga a rodurre di ben 12 cm tutto il perimetro delle mura perimetrali (con coibentazione interna). Posso fare qualcosa a riguardo?
3. In caso potrei richiedere di rivolgermi ad un altro tecnico/asseveratore che si occupi solo della mia unità abitativa sollevando l’attuale della quale ora nutro forti riserve?
Grazie per le gentili risposte
Buon giorno Mara trova la risposta al quesito a questo link precedente.
https://www.ri-esco.it/superbonus-responsabilita/#comment-4023
Buona giornata