Tre curiosità sull'impianto Solare Termico
24 Settembre 2021 | Efficienza Energetica
Il solare termico oggi rappresenta una realtà ben consolidata ma pochi conoscono queste curiosità legate all‘impianto: come reagisce agli eventi atmosferici, quali sono le differenze solare termico e fotovoltaico e, infine, come si smaltiscono i pannelli.
Stai pensando di installare sul tuo tetto un impianto solare termico?
Beh, sei in ottima compagnia! In Europa sono presenti oltre 10 milioni d’impianti e l’Italia è al secondo posto nella classifica dei Paesi europei con la maggiore presenza di impianti solari termici.
D’altronde questo tipo d’impianto permette di risparmiare fino al 90% di energia termica, risparmiando all’ambiente l’emissione di tonnellate di CO2. Inoltre, grazie ai succosi incentivi dedicati, questo periodo è particolarmente favorevole per garantirsi l’impianto a condizioni mai viste.
Nonostante questi incredibili vantaggi e il fatto che oggi il solare termico rappresenti una realtà ben consolidata, questa soluzione si trascina dietro ancora qualche falso mito che, comprensibilmente, confonde e sfiducia molti consumatori.
Anche tu sei fra questi?
Lo capisco, d’altronde questo tipo d’impianto richiede un certo investimento e il web è pieno di offerte ingannevoli che ci portano a tenere sempre le antenne ben alzate per difenderci da potenziali truffe.
Per questo ho deciso di scrivere questo articolo: per fornire maggiore consapevolezza a chi come te sta valutando di adottare l’impianto solare termico per riscaldare i propri ambienti e/o l’acqua calda sanitaria. Come?
Trattando tre particolari curiosità: come reagisce l’impianto solare termico agli eventi atmosferici, quali sono le differenze tra impianto solare termico e fotovoltaico e, infine, come vengono smaltiti i pannelli. Se t’interessa approfondire questi aspetti mettiti comodo e leggi l’articolo fino alla fine!
Indice
Breve introduzione all’impianto solare termico
L’impianto solare termico, conosciuto anche come pannelli solari, sfrutta l’energia solare per scaldare l’acqua ad uso sanitario e/o per climatizzare gli ambienti interni.
Oggigiorno questi sistemi sono impiegati, per lo più, per scaldare l’acqua sanitaria ad uso domestico ma anche per tutte quelle situazioni in cui solitamente sarebbe richiesto grandi quantità di energia provenienti da combustili fossili (metano, gpl) per scaldare l’acqua, come nel caso di piscine, spogliatoi dei centri sportivi ecc.
In Italia le prime ricerche in materia furono effettuate agli inizi degli anni ’60 dal Politecnico di Milano nell’ambito di un programma finanziato dal CNR, che comprendeva la sperimentazione di diverse tipologie di impianto a Cortina d’Ampezzo.
I primi modelli iniziarono a diffondersi intorno al 1975, ma con scarsi risultati.
Grazie ai progressi tecnologici e ai meccanismi d’incentivazione predisposti, nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad un forte slancio, arrivando a rappresentare, appunto, il secondo Paese europeo per numero di impianti solari termici installati.
Gli impianti solari termici oggi si presentano sotto forma di tre tipologie: circolazione naturale, circolazione forzata, e a svuotamento (puoi approfondire le tipologie d’impianto attraverso l’articolo Impianti solari termici: vantaggi tecnici, topologie e manutenzione).
Impianto Solare Termico, come reagisce agli eventi atmosferici?
Una delle maggiori perplessità da parte dei potenziali acquirenti è “nelle giornate di brutto tempo il solare termico smette di funzionare?”.
Esattamente come avviene per l’impianto fotovoltaico, il solare termico si nutre della luce irraggiata dai raggi solari che il sole è sempre in gradi di sprigionare, anche se coperto dalle nuvole.
Le prestazioni dei pannelli solari cambiano in base alla tecnologia impiegata ma anche in base ad alcuni fattori che sono:
- La zona in cui si abita, poiché l’irraggiamento solare differisce nelle varie zone del Paese;
- Le condizioni climatiche: zone soggette a fenomeni atmosferici particolari, come la nebbia, necessitano di pannelli specifici;
- l’orientamento e inclinazione del tetto, infatti per una buona resa i pannelli devono essere orientati a Sud e a 30-45°;
- Il dimensionamento adeguato dell’impianto, poiché ogni situazione è a se, così come l’uso e il consumo, sottovalutare la fase di progettazione potrebbe decretare un mal funzionamento dell’impianto.
Ad ogni modo, è impossibile restare senza acqua calda sanitaria: se il calore prodotto dai collettori risulta insufficiente per portare l’acqua alla giusta temperatura si attiva automaticamente la caldaia, senza che l’utente debba preoccuparsi dell’attivazione. Solo in questo caso si renderà necessario un minimo consumo di combustibile.
Impianto Solare Termico e Impianto Fotovoltaico, quali sono le differenze?
Molto spesso gli impianti solari termici vengono confusi con l’impianto fotovoltaico, perché per semplificare, delle volte, viene usata in entrambi i casi l’espressione ”pannello solare”.
Chiaramente si tratta di due diverse soluzioni tecnologiche diverse per usi e impieghi.
Cos’è e a cosa serve un impianto solare termico a questo punto dovrebbe esserti piuttosto chiaro, per cui vediamo brevemente cos’è un impianto fotovoltaico.
Il fotovoltaico è un impianto che permette di produrre energia elettrica servendosi di una fonte di energia pulita e rinnovabile, ovvero il sole, eliminando le emissioni di CO2 e abbassando notevolmente i costi in bolletta.
Quindi vediamo le differenze tra l’impianto solare termico e l’impianto fotovoltaico, per materiale, installazione e utilizzo:
- Materiale: i pannelli fotovoltaici sono realizzati in silicio e formati da celle al cui interno avviene la conversione da radiazione solare a energia elettrica, i pannelli solari termici invece sfruttano un raccoglitore per scaldare l’acqua;
- Installazione: installare un impianto solare termico è più semplice rispetto al fotovoltaico, poiché nel caso dell’uso domestico, per scaldare l’acqua sanitaria spesso è sufficiente l’installazione di un solo pannello solare termico;
- Utilizzo: i pannelli solari termici sfruttano il calore delle radiazioni solari o per il riscaldamento o per l’acqua sanitaria, mentre i pannelli fotovoltaici si nutrono delle radiazioni solari per produrre energia elettrica per alimentare gli apparecchi domestici.
Impianto Solare Termico, come si smaltiscono i pannelli?
Adesso veniamo all’ultima curiosità, quella più usata a proprio pro dai detrattori delle energie rinnovabili, in particolare dell’impianto solare termico: come si smaltiscono i pannelli?
I pannelli solari termici mediamente hanno una durata di 20-30 anni e giunto il loro fine vita si rende necessario lo smaltimento e il riciclo dei materiali secondo precisi standard dettati dalla direttiva europea dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).
Tramite complessi processi ed evolutissime tecnologie, si procede prima alla separazione delle parti, ovvero l’alluminio delle cornici, il vetro della parte superiore del modulo, le componenti in rame e plastica, ed infine si procede al riciclaggio degli stessi materiali.
Tale operazione è totalmente in linea con il principio dell’economia circolare, che pone al centro la sostenibilità e l’esigenza di impedire resti di scarto, bensì generando risorse sempre in gradi di rinnovarsi e quindi di essere utilizzare.
In conclusione, il fine vita di questi pannelli (così come quelli fotovoltaici) è tutt’altro che minaccia per l’ambiente, anzi, rappresenta una doppia opportunità, la più importante per l’ambiente, l’altra per incentivare un nuovo modello di business interamente green.
Resta ancora un solo aspetto da approfondire: chi si occupa dell’operazione di smaltimento?
Per smaltire i pannelli solari basta rivolgersi alla ditta produttrice o fornitrice che già in precedenza si era occupata dell’installazione, e se questo impossibile, basta contattare uno dei Consorzi Specializzati (come per ogni rifiuto RAEE).
Hai altre curiosità in merito a questo tipo d’impianto? Allora continua a seguirci!
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